Svegliarmi nel cuore della notte col respiro mozzato, il mondo che sembra volersi rovesciare intorno a me, è una sensazione sconosciuta e terrificante, che mi ha impedito di muovere un solo muscolo. Proprio così, sono rimasta immobile nel mio letto aspettando che finisse, incapace di agire, ancora a metà tra il sogno e la veglia, come quando si fa un brutto sogno molto realistico e non si è del tutto certi che non fosse vero. Dopo quella prima scossa non ho chiuso occhio finché la luce, entrando dallo spiraglio tra la tapparella e il davanzale, non mi ha rassicurata. Sembra sciocco, ma di notte fa molta più paura.
Dopo giorni di calma apparente, un altro inaspettatamente brutto inizio di giornata mi ha trovata più preparata. Continuo a non mettermi sotto le porte, mi limito a restare in osservazione, guardo il lampadario che ondeggia, i libri che non si muovono dagli scaffali, e aspetto. Quando ha finito continuo con quello che stavo facendo. Non sento di essere in pericolo per fortuna, ma una parte di me pensa che se l'epicentro si spostasse di appena pochi chilometri, chi lo sa... È inutile fasciarsi la testa prima di rompersela, comunque.
Quello che è utile, almeno per cominciare, è mandare un messaggio al 45500 e donare 2€ per aiutare la gente - la MIA gente - che non ha nulla, se non tanta voglia di raccogliere i cocci e tornare a vivere serenamente.
Da domani torniamo a temi più allegri, promesso.