sul volo di ritorno ho conosciuto elena

Da Galadriel
Mercoledì 25 cc. sono volata in Sicilia. Sono stata a trovare una famiglia composta da padre, madre, figlia, e figlio. Non siamo parenti e non siamo amici, almeno per me siamo molto di più che parenti o amici. Li sento come parte della mia anima, come se dovessimo fare una parte di cammino, in questa vita, insieme volendoci bene come il cuore ci dice di fare. Sono stata da loro cinque giorni e a parte la mancanza del mio lui e della mia Chicca, sono stata divinamente bene.
Sono arrivata all'aereoporto di Catania, per il ritorno, ieri pomeriggio e prima dei controlli ho salutato colui che ritengo essere mio figlio nel cuore con un abbraccio commovente. Mi sono guardata attorno ed ho visto abbracci di saluti di addio e di arrivederci, una giovane coppia non smetteva piu di darsi piccoli baci per tutto il viso, raccogliendosi reciprocamente lacrime che scivolavano copiose, un nonno commosso fino ad un pianto singhiozzante, salutava il suo nipotino e presumo con lui, anche la figlia od il figlio. Due amiche si scambiavano il saluto urlando insieme frasi incomprensibili anche a loro visto che parlavano all'unisono, ma con il cuore sicuramente si sono comprese.
Sono salita sull'aereo con un velo di tristezza, i distacchi dalle persone care sono sempre tristi, mi sono seduta e accanto a me si è seduta una signorina giovane, presumo non avesse più di 27 anni. Bella un volto pulito, un sorriso dolce ed uno sguardo intelligente. Vicino a lei il suo compagno di viaggio, che non so se lo fosse anche di vita, un bel ragazzo gentilissimo che si è preoccupato di tranquillizzarmi che il guasto che lamentava il comandante dell'aereo, era normale amministrazione per quella compagnia e che avremmo solo fatto ritardo. L'intoppo meccaninco ha dato il "la" alla nostra conversazione, ed io non mi sono fermata più di parlare. In un'ora ho raccontato a quella splendida ragazza il perchè il per come ero in Sicilia. Le ho raccontato un pezzo della mia vita e lei carinamente con un sorriso rassicurante, mi ascoltava curiosa ed interessata.
La concitazione dell'arrivo a Bologna ci ha separate ed io non l'ho vista scendere dall'aereo. Mentre pensavo " Ecco una bella persona, rara da incontrare, che non so neanche come si chiama!" l'ho vista corrermi incontro per presentarsi e per salutare,"Sono Elena e l'ho cercata per salutarla, piacere d'averla conosciuta"e ci siamo abbracciate. Ecco in quel momento ho sentito un piccolo strappo ed ho pensato che non l'avrei più rivista. Ho salutato il suo compagno di viaggio e sono volata incontro al mio lui che mi aspettava con la Chicca al guinzaglio.
 Non ci siamo scambiate il numero di telefono, vorrei rivederla, vorrei approfondire l'amicizia con quella splendida ragazza ma ormai...MA NON MI ARRENDO. Le ho parlato di questo blog e lei mi ha detto che lo avrebbe visitato.
Elena se stai leggendo questo post ti prego lasciami un tuo contatto a questo indirizzo <ilpeccatoveniale@gmail.com> vorrei rivederti, vorrei riparlarti, vorrei invitarti alla mia tavola, e vorrei sapere di te.

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