La decisione e’ scaturita nel cuore della notte quando al termine dell’assemblea organizzata ieri dopo il vertice alla Regione e durata sino a tarda notte, sono stati innalzati due muri in blocchetti e cemento davanti ai cancelli chiusi con catene e lucchetti. ”Murare gli ingressi vuol dire che se non si fa l’accordo, vivi non si esce”, afferma un operaio.
I lavoratori della ex fabbrica di lana di roccia, chiusa già da qualche anno, sono in mobilità e protestano per il mancato reinserimento in società della Regione Sardegna a seguito dell’acccordo firmato proprio un anno fa, il 22 dicembre 2011. Oggi è previsto un nuovo incontro alla Regione per discutere della vertenza.
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