Sull'eterno ritorno del geniale, fra relativita' e contesti storici

Creato il 01 novembre 2015 da Alessandro @AleTrasforini

"[...] Dunque, come ha fatto Einstein? Come ha fatto a dare un contributo così grande e duraturo? [...] è di certo lui il motivo per cui possiamo immaginare che qualcuno possa, nella solitudine della sua mente, riflettere a fondo e svelare le verità del cosmo.
Come scienziato Einstein collaborava con gli altri, ma i suoi massimi progressi giunsero in solitari istanti di chiarezza [...]. Forse queste intuizioni sono emerse perché il suo cervello aveva un'architettura insolita? Da un atteggiamento non conformista?
Dalla capacità di concentrarsi con tenacia e senza compromessi? Forse. Sì. Probabilmente.
La realtà, ovviamente, è che non lo sa nessuno. Possiamo raccontarci storie sul perché un certo tizio ha avuto questa o quella idea, ma alla fine pensiero e intuizione sono modellati da influssi troppo numerosi per essere analizzati. Fuggendo le iperboli, il meglio che possiamo dire è che Einstein ebbe la mente giusta nel momento giusto per risolvere una serie di profondi problemi della fisica. E fu un momento straordinario. I suoi tanti ma in confronto modesti contributi dei decenni successivi alla scoperta della relatività generale suggeriscono che il momento d'oro per quel particolare nesso intellettuale che Einstein aveva portato alla fisica era ormai passato.
Con tutto quello che ha raggiunto, e l'eredità ancora viva, viene da porsi un'altra domanda: potrà mai esserci un altro Einstein? Se parliamo di un super-genio che spinga di forza in avanti il sapere, la risposta è senz'altro affermativa. Nel mezzo secolo passato dopo la sua morte ci sono stati scienziati del genere. Se invece intendiamo una mente superiore alla quale guarderemo [...] come a un esempio entusiasmante di quello che può ottenere la mente umana, allora la domanda è un'altra: che cosa è veramente prezioso e immortale? [...]"

Fonte: " Mente giusta al momento giusto" - " Perché è importante",
B.Greene, Le Scienze - novembre 2015.

" Relativity", M.C.Escher - dicembre 1953


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