Sull'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole
Creato il 16 giugno 2012 da Giovannipaoloferrari
Oggi voglio sottoporre alla vostra attenzione una questione che mi sta molto a cuore: l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole e la lettura quotidiana dei giornali durante la prima ora di lezione. Purtroppo, non esiste una cattedra relativa unicamente all'insegnamento dell'educazione civica e del diritto pubblico e amministrativo. A parte, infatti, l'insegnamento del diritto negli istituti tecnico-commerciali (che comunque non si può associare sic et simpliciter all'insegnamento dell'educazione civica), nei licei e nelle altre scuole secondarie non si insegna educazione civica, ne' tantomeno si dedica la prima ora alla lettura quotidiana dei giornali. In passato e nel presente ci sono state e ci sono solo alcune sperimentazioni da parte di singoli istituti con progetti extra scolastici dedicati a campagne di sensibilizzazione, come, ad esempio, quella di Libera sulla Legalità che i nostri ragazzi di Sapri e del Golfo hanno potuto seguire o di singoli professori, come faceva il Prof. Mitidieri al liceo classico dove dedicava una delle sulle ore di Storia e Filosofia all'insegnamento dell'educazione civica e della Teoria e Storia delle Istituzioni. Iniziative validissime, ma la Legalità e' solo un aspetto: studiare e capire il complesso funzionamento dell'amministrazione pubblica con i suoi giochi di pesi e contrappesi e' altra questione. Lo stesso dicasi per le mosche bianche: che un professore illuminato prenda determinate iniziative per conto suo e' lodevole, ma io sto parlando di istituzionalizzare l'insegnamento dell'educazione civica per renderlo obbligatorio in tutte le scuole. Non si studia l'educazione civica e non si leggono i giornali, ma esiste l'insegnamento della religione. Il che dovrebbe suscitare, almeno nelle menti più avvedute, un certo scalpore. Non perché non si debba insegnare religione, ma perché in uno Stato di Diritto la funzione principale di un'istituzione di socializzazione primaria come la scuola dovrebbe essere formare, preparare e fornire gli strumenti allo studente per affrontare la vita in comunità con i suoi simili: la "res pubblica". Inoltre, l'ora di religione, spesso assume quei connotati di "ora di relax", dove gli studenti fanno un po' quel che gli pare. Beh, questo lo ritengo a dir poco imbarazzante! Perché credo, invece, che l'insegnamento della religione, anzi delle religioni, anzi no della Storia delle Religioni potrebbe essere assolutamente formativo per i nostri studenti: in primis per la loro costruzione identitaria: sapere da dove viene e chi e' non sarebbe male per un adolescente; in secondo luogo per sviluppare la consapevolezza del riconoscimento dell'altro e delle diversità.