Magazine Diario personale

Sulla calendarizzazione (o la non calendarizzazione) delle unioni civili

Creato il 25 settembre 2015 da Cristiana

Il rischio che si stia consumando sulla nostra pelle il probabile ennesimo rinvio c’è. Inutile negarlo. La legge da sempre, fin dall’anno scorso, doveva seguire le riforme che hanno ritardato di un anno rispetto a quanto si pensava già nell’estate del 2014. Però chi va oltre il renzismo e l’antirenzismo (o banalmente oltre la malattia del tifo) sa che questa volta la volontà del PD c’è e che mai nessuna legge era arrivata così avanti. La legge c’è. E’ pronta. Chi lo nega è in malafede.

Non è un caso, però, se su facebook avevamo lanciato un countdown (non perchè eravamo sicuri che accadesse, ma per fare pressione che nessuno se ne dimenticasse quindi no, non siamo ridicoli, semplicemente invece di lamentarci e offendere gli altri proviamo a fare qualcosa, cioè a rompere le balle) e una petizione che in pochi giorni ha raccolto più di 5 mila firme tra cui quelle di Luca Sofri, Daniela Poggia, Daria Bignardi, Dacia Maraini, Francesca Archibugi e molti altri.

Un dato è certo: la volontà del PD c’è e la legge non è mai stata vicina come adesso dall’essere approvata e penso che siamo tutti d’accordo che se passa il 3 gennaio invece che il 31 dicembre poco cambia anche se è giusto e sacrosanto come in molti stiamo facendo tenere duro e inchiodare il governo (e il PD) alle proprie responsabilità e promesse.

Però.

Sono d’accordo che il PD con tutte le sue forze debba usare la finestra dal 13 al 15 ottobre.

Non sono d’accordo ad incolpare SeL e M5S che stanno combattendo la loro battaglia contro le riforme del Senato. E’ la democrazia. Poi possiamo non essere d’accordo sulla pratica dei milioni di emendamenti e infatti stiamo facendo le riforme per evitare che in futuro il Paese resti bloccato nella palude dell’ostruzionismo: che è una specie di deviazione democratica, invece di discutere ci si inventa emendamenti per rimandare e impantanare che nulla hanno a che fare con la democrazia come anche il presidente Grasso ha fatto notare sia alla Lega che a SeL.

Spero che questa discussione tra PD e SeL e M5S non mini quella che io chiamo l’alleanza non governativa che deve votare un buon testo. Lo dico chiaramente: non venga in testa a nessuno di votare un testo liquefatto con il centro destra. Non venga in mente nemmeno a SeL e al M5S però di far mancare il sostegno perché è chiaro che la legge il 13 se va in aula (se va in aula) ci andrà senza relatore e così come sta, quindi qualcuno di Pd, M5S e SeL si incontri tra una discussione sul Senato e l’altra e trovi la quadra e voti la legge così come la conosciamo che se comincia la discussione libera in Senato e non cè accordo non basteranno 2 giorni e poi viene forzatamente la legge sulla Stabilità che non è procrastinabile.

Non mi frega nulla di quelli che sfottono (il bello è che si trovano alleati su questo sia tra quelli del Family Day che tra quelli che dovrebbero essere parte della comunità, magari incazzati perchè non è il matrimonio, ma consapevoli della buona fede di chi pensa che questa legge sia un primo passo vero l’uguaglianza) sia raccolta di firme e countdown. Io credo che se mettiamo in campo strumenti di pressione sul parlamento, sul governo e sui partiti lo facciamo perché vogliamo la legge, certo non per qualche altro motivo, se no era meglio stare zitti o mettersi a criticare. Facilissimo.

Giusto per dovere di cronaca ho letto da qualche parte che contestualmente alla legge sulle unioni civili si vorrebbe approvare una legge contro l’utero in affitto. Noi, lo abbiamo detto fino allo sfinimento, siamo contro l’utero in affitto, ma consentitemi di dire che farlo adesso sarebbe un atto omofobo visto che la pratica dell’utero in affitto riguarda per il 99% coppie eterosessuali. Perchè il legislatore si sveglia adesso?


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