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Sulla ciclabile al tramonto di un giorno qualsiasi

Da Leragazze

Sulla ciclabile al tramonto di un giorno qualsiasiQuelli che sono allo stremo, rossi come una candela accesa, che tu ti volti per vedere che non siano crollati dopo pochi passi.

Quelli che ti passano accanto con la bici alla velocità della luce sfiorandoti che tu pensi se mi fossi spostata di un millimetro mi avrebbero travolta.

Quelli che corrono e lasciano una scia di puzza di sudore che resta lì come una stalagmite.

Quelli che ti vengono incontro correndo affiancati invadendo la tua corsia e non fanno alcun cenno a lasciarti il passo. Neanche a una signora come me.

Quelli che si fermano a fotografare il tramonto sul fiume.

Quelli che si fermano a osservare i canoisti che si cimentano sulle “rapidine” del Tevere sotto ponte Milvio.

Quelli che passano con la macchina: sono così sportivi da frequentare il centro remiero, ma non abbastanza da lasciare la macchina in strada e fare due passi a piedi fin lì.

Quelli che non demordono.

Quelli che trotterellano.

Quelli che hanno un’andatura perfetta.

Quelle che corrono e hanno anche il fiato per chiacchierare fitto fitto.

Quelli che passando ti inondano di gocce di sudore come cani usciti dal mare.

Quelli che corrono così veloci che passando ti gelano il sudore addosso.

Quelli che ti salutano passando in bici a tutta velocità e per di più col casco in testa, che tu ancora ti stai chiedendo chi possano essere.

La coppia di anziani che passeggia tenendosi per mano.

La giovane coppia col bimbo in passeggino.

La signora che tiene il cane con un guinzaglio lunghissimo incurante del fatto che tu stia per inciamparci.

Quelli che si scambiano baci interminabili quando avrebbero potuto raggiungere i tanti altri che fanno la stessa cosa, pochi metri più avanti, a ponte Milvio tra i famigerati lucchetti.

Quelle che fanno rabbia per quanto sono belle toniche abbronzate.

Quelli che sono così fichi che…

Quelle come me che si godono tutto questo e le endorfine alle stelle.



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