Sulla preterintenzionalità

Creato il 16 ottobre 2010 da Malvino

“Hanno cominciato dentro il bar… Lei inveiva contro di lui, lui le diceva: «Ma che vuoi? Chi ti conosce?»… Lei lo ha preso ripetutamente a schiaffi… A un certo punto, lui è uscito e lei ha continuato a prenderlo a schiaffi e a calci…”. La testimonianza sembra congrua con quanto ha fatto seguito e che la videocamera della stazione Anagnina ha registrato: si è trattato del tragico epilogo di un alterco per futili motivi che la Hahaianu ha insistentemente prolungato inseguendo chi cercava di sottrarsi come possibile alle sue aggressive escandescenze e che, infine, ha reagito. La manata con la quale il Burtone cerca di allontanare da sé la donna, che ha ripreso a inveire e a spintonare, le arriva al volto e dal modo in cui la Hahaianu cade sembra evidente essersi stata la repentina perdita dei sensi da rotazione del tronco encefalico che manda al tappeto il boxeur colpito da un uppercut al mento.Nulla di intenzionale: le lesioni che hanno portato a morte la donna sono state dovute al trauma cranico riportato nella caduta. Sulla preterintenzionalità, invece, c’è molto da discutere: da giudice – e meno male che non è il mio mestiere – io propenderei per qualcosa tra eccesso colposo di legittima difesa e omicidio colposo. Più in generale, inclinerei a condoglianze generiche e a ribadire il principio che chi alza per primo le mani si mette dalla parte del torto.

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