Presa come mai a sondare la salute psicofisica di un pianeta Terra sottoforma di mappamondo da casa, la ragazza assieme ai suoi amici saprebbe tanto darci e dirci ancora oggi. Cosa potrebbe pensarne oggi di questo malato mondo?
Tra crisi economica, disagi sociali e proteste crescenti quanto e cosa potrebbe fare per farci riflettere e sorridere?
La missione si riflette, più che mai ardua.
Nonostante tutto, non è sbagliato appellarsi al pensiero di un suo giudizio. Anche in tempi come questi:
"[...] Così mi è di conforto, nelle situazioni peggiori, chiedermi: <Cosa avrebbe detto Mafalda?> [...]"
(Francesca Capelli, giornalista)
Cosa potrebe domandare a suo padre, preso più che mai a curare piante ed accudire al meglio due figli in divenire?
Cosa potrebbe chiedere a sua madre, riguardo ad un mondo peggiore anche dalle finestre di casa?
Indomitamente, sono più che convinto, la piccola Mafalda continuerebbe ad esserci:
" [...] La pestifera Mafalda, candida, scomoda e disarmante, incapace di tacere di fronte alle ingiustizie, rappresenta l'emblema della bambina oppositiva che trionfa e resiste nel tempo. Con la sua curiosità, il suo umorismo graffiante e le sue acute domande, è diventata icona di una saggezza infantile di cui c'è ancora grande bisogno."
(Emy Beseghi, docente di Scienze dell'Educazione)
"[...] Mafalda è la contestazione adolescente degli anni Sessanta, con le nuove generazioni che si sentono parte del mondo e vogliono salvarlo. Anticipa i tempi, si tiene informata, non ha alcuna fiducia negli aldulti, ma non per questo rinuncia a battersi. Una lezione quanto mai attuale."
(Teresa Buongiorno, scrittrice)
Capace di andare contro tutti, capace di sorprendersi nell'immaginare un mondo diverso e migliore.
Sfrontata nelle sue debolezze ma pur sempre tosta, durissima, impassibile dinnanzi a ciò che si deve migliorare per forza. Disincantata e disillusa, riesce ad interrogarsi spesso sul potenziale futuro delle cose:
"Che cosa è il disincanto? Non sono mai riuscito a spiegarlo con le parole. C'è chi però lo dce per me: la graffiante e disarmante Mafalda. [...]"
(Fulvio Panzeri, giornalista e scrittore)
Mafalda è capace di accogliere il nuovo anno a braccia aperte, ma minacciandolo (rigorosamente a pugno chiuso, nds) di poter dire lo stesso nel luglio successivo.
Che direbbe oggi, assieme a tutte le altre personcine che ne hanno tessuto le trame per moltissime strisce?
Che ne sarebbe delle manie capitalistiche d Manolo dopo la crisi economica?
Che ne sarebbe oggi del cavaliere solitario di Felipe? E dei capelli al vento di Miguelito?
Che ne sarebbe oggi della piccola ma mai doma Libertà nel suo continuo guardare al mondo dei grandi?
Alle porte dell'anno nuovo, è interessante chiederselo.