Ci sono due posti dove non vorrei mai finire. Il primo in assoluto è un piatto (le ragioni mi sembrano cristalline come un mare pulito). Il secondo è in un acquario. Alcuni miei dicono che non è il luogo peggiore: pasti sicuri e manine di bimbi che si agitano (credo voi bipedi lo chiamiate saluto). In genere però sono quelli abbastanza oziosi e con la curiosità di una capasanta. Quelle dicono sempre che son talmente belle che non serve avere chissà quanti argomenti di conversazione… Infatti poi le trovate in giro con i granchi più palestrati che potete immaginare… In realtà a me non piace mettermi in mostra: se provate a farmi una foto alzo talmente tanta sabbia con il ciuffo che non mi si vede più! Proprio per questo non sono una grande appassionata di zoo. Voglio dire, stanno tanto benino a casa loro quei poveri animali… Poi c’è questa mania di umanizzarli a tutti i costi. Anche se a volte, devo ammetterlo, qualcosa di simpatico lo fate. Tipo al piccolo Xiao Liwu (piccolo, insomma, sempre di panda gigante si parla…) per il primo compleanno hanno preparato una torta gigante ghiacciata con frutta e verdura. C’era di che tuffarsi dentro! Forse anche troppo grande, in fin dei conti in natura uno mica trova una montagna di cibo così! In effetti neanche lui sapeva che doveva farci… Pure i mini-cefali se vedono tanta pastura sanno che è meglio girarci al lago. Ma voi avete mai visto un animale selvatico sovrappeso? Ovviamente no, perchè sa come regolarsi. Poi però stando in mezzo a voi si confonde. Prendete Jackie. Mica sarebbe diventata un orango obeso se avesse potuto vivere la propria vita senza dover far contenti i bipedi (a noi hanno insegnato che non si spreca il cibo, quindi ci tocca ingurgitare tutto!) E’ questo che intendo per “umanizzare” gli animali in cattività. Non è che noi siamo abituati a ingozzarci come voi. A parte che se ci provassimo in pieno oceano alla prima ondata saremmo colti da mal di mare… E’ che voi umani avete la fissa d’incontrarvi quasi sempre con la scusa del cibo: pranzi di lavoro, happy hour e sosta al fast food. Ma parlate sempre con la bocca piena o non lo fate proprio? Poi c’è questa mania del fast-food che è diventato un must… c’è chi lo vede come parte talmente integrante della sua vita che fa pure la proposta di matrimonio al McDonald’s… in effetti la stessa coppia poi ci si è pure sposata. Alla neo-sposa è andato un anello di cipolle. E per fortuna che non era un anello di totano, o avrei dato una gusciata in testa ad entrambi!