Sulla tomba di Adolfo Suarez: La concordia fu possibile. Intitolato a lui l'aeroporto di Madrid
Da Rottasudovest
Ieri
la Spagna ha sepolto Adolfo Suárez, dopo tre giorni di forti
emozioni, intensi ricordi e grandi ipocrisie. A cominciare da re Juan
Carlos, uno dei 'congiurati' che portarono alla fine politica del presidente scomparso,
con le insofferenze per i controlli alle sue azioni non sempre etiche
(negli anni di Suárez erano iniziate le evitabili amicizie con
sceicchi arabi e finanzieri ambigui) e con la celebre frase
"Vediamo quando mi togliete di torno 'sto qua", con cui aveva
dato via libera alla destra e alla sinistra per liberarsi del
Presidente del Governo diventato scomodo e pesante per tutti.
30mila
persone hanno salutato il feretro di Suárez al Congresso dei
Deputati, in testa re Juan Carlos, con la regina Sofia e l'Infanta
Elena (i Principi delle Asturie si sono recati al Congresso qualche
ora dopo l'apertura della camera ardente perché a Bilbao, al
funerale del sindaco Iñaki Azkuna) e i tre ex presidenti viventi, Felipe González José Maria Aznar, José Luis Rodriguez
Zapatero, oltre che l'intero Governo. Dopo l'omaggio dei madrileni,
Adolfo Suárez ha lasciato Madrid per raggiungere la Cattedrale di
Ávila (era nato 81 anni fa a Cebreros). Qui è stato sepolto accanto ai
resti della moglie Amparo, morta nel 2001 dopo una lunga lotta contro
il cancro (la stessa malattia che, pochi anni dopo, ha ucciso la
primogenita Marian e contro cui sta lottando la terzogenita Laura) e
portata ad Ávila per riposare con lui.
Sulla lastra di
marmo che riporta il nome dei coniugi e il loro titolo di duchi di
Suárez, insignito da re Juan Carlos per i servizi resi da Adolfo come
Presidente del Governo, un semplice epitaffio: La concordia fue
posible. Un messaggio alla Spagna, oggi come allora in cerca
d'autore.
Per
rendere omaggio al primo Presidente del Governo della democrazia,
appena scomparso, l'aeroporto di Madrid porterà il suo nome. Lo ha
deciso il Ministero delle Infrastrutture, che ha annunciato il nome
ufficiale: Aeroporto Adolfo Suárez, Madrid-Barajas. L'idea di rendere
omaggio al presidente, già malato, era stata del Comune di Madrid,
che però non ha il potere di decidere il nome degli aeroporti,
scelta che spetta al Ministero, così solo ieri, in occasione del
lutto per la morte di Suarez, è arrivata la decisione.
Il cambio
del nome comporta un costo tra i 500mila e il milione di euro e verrà effettuato poco a poco.
L'aeroporto madrileno non è l'unico che ha cambiato il
nome per rendere omaggio al presidente di un Paese: ci sono il JFK di
New York, il Charles de Gaulle di Parigi, il Ronald Reagan di
Washington e, in Italia, il Sandro Pertini di Torino.
Dal web spagnolo, la tomba dei duchi di Suárez.

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