Sulle ali di un sogno

Creato il 29 agosto 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Maxime Fermine: Trilogia dei colori, 359 pag. ( La neve 107 pag.; Il violino nero 143 pag.; L’apicoltore 159 pag.) edizioni Bompiani

Sulle ali di un sogno viaggia la “Trilogia dei colori”, tre racconti di un giovane scrittore francese, Maxime Fermine, editi da Bompiani. La raccolta comprende “La neve”, “Il violino nero” e “L’apicoltore”. Fermine ha 30 anni e vive nella Francia del nord e nonostante la giovane età dimostra già una conoscenza non indifferente della letteratura e di quelli che sono i canoni di scrittura di autori più navigati e con maggiore esperienza. I tre racconti hanno il fil rouge di parlare del sogno, inteso come progetto da realizzare, come speranza, come colore da vivere. E sinceramente, in un periodo storico in cui credere diventa davvero difficile, è piacevole leggere questo giovane che è capace di rendere il lettore un sognatore, con un linguaggio fresco ma appropriato e per niente banale. I capitoli sono brevi, vanno perciò bene anche per i lettori frettolosi, il linguaggio è chiaro e piuttosto lirico, a volte pittorico. Nel paronarama letterario sembrava mancare questa pennellata pastosa e carica di energia che coinvolge il lettore nei racconti proposti. Senza dimenticare le regole metriche e narrative.

Il tema comune ai tre racconti, come abbiamo detto, è il sogno, un progetto da realizzare associato ad un colore. “La neve” tratta di un poeta giapponese in erba che vuole realizzare l’haiku perfetto e che associa al bianco della neve e al suo silenzio, la possibilità di scrivere quel sogno e realizzare il progetto prefissato. Il ragazzo andrà a lezione da un grande artista di corte per apprendere i colori e conoscerà l’amore attraverso i racconti del maestro, comprendendo che l’amore è la realizzazione del sogno. “L’apicoltore” ha come colore dominante il giallo, l’oro del miele depositato da questi piccoli insetti. Il figlio di un noto produttore di lavanda deciderà di darsi allo studio delle api, per diventare apicoltore appunto e girerà il mondo per conoscere quei segreti, a volte antichi, che gli permetteranno di realizzare una città ideale, fatta di arnie e di miele, a dispetto di tutti quelli che non hanno creduto in lui. Vedrà svanire il suo sogno per colpa di un parassita che devasterà la sua città. Ma nonostante questo, si rialzerà e deciderà di ripartire da zero, con un ristretto numero di arnie. Infine “Il violino” nero, storia di uno stradivari che ha girato il paese in tempo di guerra per approdare a Venezia. Due i protagonisti, un giovane musicista e un vecchio liutaio che, giocando a scacchi, si scambieranno i propri sogni: la partitura di un’opera perfetta e l’amore perduto.

Il messaggio della trilogia arriva forte e chiaro: I sogni sono ciò che ci mantiene in vita, mentre la passione è ciò che permette, ad ogni sogno, di essere realizzato e l’amore, in qualsiasi sua forma, è il motore che fa vivere e dal quale non dobbiamo, per nessuna ragione, allontanarci.


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