Sulle possibili alleanze elettorali.

Creato il 06 aprile 2011 da Controcorrente
LE STRATEGIE  PER IL CAMBIAMENTO.
Come  da me  auspicato, su alcuni media di sinistra , si comincia finalmente a discutere di come  costruire una alternativa credibile al berlusconismo , dunque anche di alleanze possibili per cercaredi uscire dal pantano. Sulla base delle diverse posizioni e proposte politiche ,queste sono le ipotesi possibili, che ho raggruppato riportandoanche i relativi  consensisecondo gli ultimi sondaggi ed alcune mie considerazioni :1-ALLEANZA DI SINISTRA :  PDIDV E SEL-PROPOSTA VENDOLA-DI PIETRO = circa il 32 %di consensicontro il 31%delle destre . (Grillo escluso )Dunqueun lieve vantaggio della sinistra che a mio parere potrebbe crescere se supportato da programma innovativo, concordato anche con la base , supportato da  una campagna elettorale intelligente, determinata nella comunicazione e preceduta da primarie democratiche. Questa prospettiva avrebbe il pregio fondamentale di offrire finalmente una alternativa chiara al paese, con possibilità di un cambiamento reale che potrebbe anche riservaresorprese di ulteriori consensi vista la situazione generale di delusione e rassegnazione. Svantaggi : il terzo polo sarebbe probabilmente decisivo al senato e servirebbecomunque un accordo preventivo o successivo con esso per poter governare.2-ALLEANZA DITUTTELE OPPOSIZIONI-.PROPOSTA PD = circa il 45% dei consensi contro il 40% delle destre. Una vittoria che parrebbe più probabile.Svantaggi:  il grosso problema qui stain una ammucchiata generale di forze con idee diverse che , come sottolineato da Casini e Vendola,   porterebbe poi ad unadifficoltà di governare ( si pensi solo alle proposte di Casini sul nucleare, sull’economia e soprattuttosu una politica di redistribuzione sociale che non si discosterebbe molto da quella attuale , sulle pensioni , sui temi etici ed internazionali) .Senza contare l’ostilità di gran parte dei finiani , il tutto potrebbe portare ad un calo di consensi anche al momento del voto. 3-ALLEANZA PD (una parte) e TERZO POLO – IPOTESI CARA A CASINI = non è chiaro qui   quanto poterebbe raccoglierequesta lista .Svantaggi: non credo onestamente sipossa arrivare a superare le destre, si creerebbe di fattoun’area centrista allargata,dunque un tripolarismo. In ogni caso ci vorrebbe poi  un accordo a destra o a sinistra per poter governare. Più probabile a quel puntouna propensione di Fini e Casini a dialogare  con gli eredi di Berlusconi  piuttosto che con Vendola e Di Pietro ( attualmente con un potenziale di un 16-20% di consensi) ...4-Un’altra più fantasiosa, ma non impossibileipotesi potrebbe essere quelladi un accordo,sulla base del federalismo,con la lega da parte della sinistrache probabilmente risulterebbe vincente  ma che porrebbe problemi rispetto allapolitica sulla immigrazione e su altri aspetti di  fondo  probabilmente inconciliabili.
Personalmente, come ho scritto in un precedente  articolo,   un vero rinnovamento e ricostruzione dopo i danni del berlusconismo , può passare solo attraverso una politica nuova, che parta dalle esigenze dei cittadini, con programmi ed alleanze chiare e costruite dal basso e leadership scelta in fretta attraverso le primarie . Si tratterebbe di mettere insieme le proposte migliori emerseda IDV, SEL , PD ed anche alcuni punti del programma,per me giusti ed opportuni  di Grillo ( dimezzamento parlamentari, sistema di controllo attraverso un programma informatico ,candidatura per un massimo di due legislature ecc.), oppure mediando con alcune istanze del terzo polo .Tutto ciò e pero’ subordinatoad un cambiamento di lineadei i vertici fallimentari del pd , ad una profonda autocritica interna che porti davvero a rinnovare il partito. Probabilmente ci sarebbe la perdita di qualche centrista del pda tutto vantaggio però di una proposta alternativa finalmente coerente e credibile, in grado di cambiare il paese, specie se supportata da una leadership scelta dai cittadini ed autorevole. Sono dunque convinto che questa sia la soluzione migliore anche per il dopo, ma non solo.Infine, resta ovviamentesullo sfondo l’ipotesi di emergenza, se le cose peggiorassero. In quel casosarei favorevole ad un temporaneo governo di transizione con un alleanza costituente  tra  tutte le opposizioni. Unascelta ben diversa però dalla ammucchiata per un governo di medio-lungo termine che oltretutto ,visti i leader attuali e le caste, penso non cambierebbe nulla in questo paese già  immobile da un ventennio.
Il grosso problema  è che ancora oggi sembra  permanere a sinistra un certo immobilismo sia negli incontri troppo radi tra i leader , sia nella costruzione e condivisione dei programmi.