( Henri Cartier Bresson )
Sulle vite degli altri Le Vite degli altri all’imbrunire come cinema muto dalle finestre accese si offrono impudiche. Le Vite degli altri dietro tende di lino inamidate o di pizzo scadente oppure improvvisate. Vite rubate per invidia o per consolazione. Le Vite degli altri ritagliate, sparse sui marciapiedi, nascoste nelle tasche, rimontate a piacere con scadente doppiaggio. Nelle sere nebbiose le Vite vestono veli neri. Lungo i viali autunnali si negano al passaggio degli sguardi curiosi. S’arrestano sulle soglie dei freddi davanzali