Sunny
Creato il 07 luglio 2013 da Eymerich
SUNNY
Un meraviglioso volo pindarico tra le fragili esperienze di vita di un gruppo di ragazzi di un orfanotrofio e una berlina gialla scassata che si muove solo con la fantasia
Sunny, il titolo di questo manga del maestro Tayio Matsumoto, si riferisce ad una Nissan 1200 di colore giallo. Questa vettura, scassata e inchiodata al suolo, non è una qualsiasi automobile pronta per lo sfasciacarrozze, ma è, invece, una sorta di posto al sole, un luogo magico dove poter far volare la fantasia per un gruppo di ragazzini di un orfanotrofio. Un orfanotrofio, è questo il mondo dove Matsumoto ci catapulta senza compromessi, facendoci vagare fra le molteplici storie dei fragili occupanti di questo microcosmo che sembra così lontano dalle logiche della comune vita famigliare.I protagonisti della vicenda sono prorio i piccoli ospiti del centro di accoglienza "Hoshinoko". Il volume inizia con l'arrivo di un nuovo bimbo al centro, Sei, che ben presto farà viaggiare la Sunny con la sua fantasia fino a casa sua, quella che il centro dove è stato portato non potrà mai essere. Immediatamente veniamo a conoscenza anche degli altri ragazzi. C'è Haruo, un bambino dai capelli bianchi. Ribelle, duro, marina spesso la scuola e fa "muovere" la Sunny verso deserti sconfinati, dove immedesimarsi in cowboy postmoderni con occhiali da sole a specchio, sigaretta in bocca e una macchia di sangue sull'addome, frutto di immaginari scontri all'ultimo sangue. Poi c'è Junsuke, sempre con il moccio al naso e l'armonica in bocca, c'è il suo fratellino Shosuke sempre alla ricerca di un "quadlifolio" per la mamma. Troviamo Kenjii e sua sorella che si preoccupano per il padre alcolizzato; Taro portatore di handicap che passa le giornate a cantare ed è dotato di una senisbilità ingenua e commovente. Infine c'è Megumo una bellissima ragazzina alle prese con i primi turbamenti amorosi.
Il manga di Matsumoto è davvero una perla del fumetto orientale. Disegnato in modo schietto, delicato e poeticamente realistico è la rappresentazione cristallina di una società in cui i nuclei famigliari si sgretolano, dove i legami parentali si diluiscono e si complicano dando luogo a situzioni esistenziali uniche che vale la pena di osservare, conoscere e approfondire. Nonostante l'impegno del tema, Sunny, non è un'opera sdolcinata o patetica, anzi, riesce a prenderci al cuore proprio per la sua sincerità e la sua semplicità. E' un racconto quotidiano che ci fa riflettere perchè è estremamente vero.Ho lavorato per un periodo della mia vita in un centro pomeridiano di accoglienza per minori e certe pagine di Sunny mi hanno catapultato diretto in quel mondo come se stessi rivivendo le mie esperienze con i ragazzi.Certi dialoghi, certe frasi, certe espressioni ti penetrano dentro e finisci per immedesimarti nella solitudine, nei travagli interiori e nella vita perennemente agrodolce di questi " figli di casa".
In definitiva, il primo numero di Sunny è davvero un piacere per la mente e per gli occhi, una vera chicca da non perdere!