Il primo giorno di sole caldo, di quello che ti fa uscire di casa ridendo con Lui, con la scusa di un caffettino al bar dopo colazione. E il caffè si trasforma in una passeggiata tra alberi, cani, galline che non ti vogliono far passare e maestosi cavalli, sullo sfondo di dolci colline.
Perchè ieri è stata una giornata faticosa e lo spirito esigeva il suo spazio e la mente ordine e pulizia.
E quando mi arrivano richieste di questo tipo è nella natura che cerco la risposta, la catarsi.
Vi spiego.
Vi ricordate i miei consigli per gli acquisti? Ecco posso affermare senza nessun margine di errore che ieri sono contravvenuta ad almeno 2 dei punti ivi citati.
Primo: perchè sono stata da Ikea, e secondo: perchè ho visitato il reparto "Ikea dei piccoli". Pazza me.
Epperò a mia totale discolpa posso dire che non è dipeso da me, ma da certi avvenimenti esterni, di quelli che azzerano completamente la tua volontà e ti spingono ad immolarti per le cause aultri.
Nello specifico Io&Lui ci siamo immolati per l' improrogabile causa Bratha.
E cioè l'urgenza di mio fratello a compiere i seguenti smodati acquisti per la sua nuova casetta: divano, cassettiera, libreria e cianfrusaglie varie. E fin qui. Poi al termine della gitarella nel girone infernale del piano superiore dove: "Ti manca l'idea? Ci pensa Ikea che arreda per te", arriviamo al girone maledetto e temuto come la peste nel medioevo.
Voi avete già capito, lo so, perchè voi state avanti. C'è da dire che Bratha invece no, sta nettamente indietro e questi scrupoli non se li fa proprio venire. E così me la butta lì con tutta l'ingenuità di cui è capace in questi casi, visto che LUI (più piccolo di me di 4 anni) un figlio ce l'ha già (da sei anni, trattasi dell'oramai famosissimo amoredezia) e aveva voglia di comprare qualche sciuocchezzuola per il nano.
E così mi fa:
- Facciamo un salto all'ikea dei piccoli? -
Sudore copioso e pallore improvviso non sono bastati a destare in lui sospetto alcuno. Ahimè l'ho fatto. L'abbiamo fatto, perchè Lui è stato complice coatto del malsano gesto. Manco entro (ecche te lo dico affa) che alla mia destra c'è una di Loro visibilmente incinta e intenta a scegliere con il suo uomo un fasciatoio (ahaa la fase progettuale). E nani, a manciate di dieci, o.v.u.q.u.e.
Vi giuro ho fatto del mio meglio per mostrarmi disinvolta e piacevolmente attratta dagli articoli in vendita. Ma che magone gente. Lasciam perdere và.
Ma attenzione attenzione, contrariamente alle mie aspetattive, è stato Lui ad accusare maggiormente la botta. Si si signorine mie, avete letto bene L - U - I. l'omo de casa, quello coi pantaloni e il self-control di Morgan Freman, uomo tuttodunpezzo rinomato perchè, anche se posto di fronte agli omicidi più efferati (pensate a Seven), conserva la giusta lucidità, il giusto distacco e senso della realtà, tutte qualità necessarie per continuare ad affrontare qualunque situazione in modo razionale e calmo.
In genere sono io, la gentil donzella, quella che viene brutalmente assoggettata dalla sua emotività, manco a dirlo. E invece no. E so soddisfazioni. Voglio dire, per una volta... ecchecavolo!
E cosa c'è di meglio di un bel concertino dei Fonderia, al Circolo degli artisti, con un paio di simpatici amichetti e doppietta di screwdriver, per farlo riprendere all' ammòre mio?
Della serie: "Se è un figlio che vuoi, mi sto attrezzando ma più di così ora non so che fare... Per tutto il resto, invece, c'è Mastercard"!
E vederlo di nuovo tornare a sorridere... ahaaaa Priceless.