Super 8
Creato il 29 agosto 2011 da Misterjamesford
Regia: J. J. AbramsOrigine: UsaAnno: 2011Durata: 112'
La trama (con parole mie): siamo nel pieno dell'estate del 1979, ed un gruppo di amici tra le scuole medie e le superiori decide di aiutare il convintissimo Charles a realizzare un film da iscrivere ad un festival locale. Tra loro spiccano Joe, che soltanto pochi mesi prima ha perso la madre a seguito di un incidente sul lavoro, ed Alice, tormentata figlia dell'alcolista Louis e miraggio sentimentale di tutto il gruppo. Durante una ripresa in notturna, i ragazzi assistono ad uno spaventoso incidente ferroviario che pare essere legato ad alcuni misteriosi affari dell'esercito e ad un insegnante della loro scuola, cui fanno seguito episodi sempre più inquietanti, dalla fuga di tutti i cani della città alla sparizione di molti tra i suoi abitanti.Gli improvvisati cineasti, dapprima decisi a non fare parola dell'accaduto, finiscono coinvolti in quella che è una vera e propria caccia all'alieno, rischiando le proprie vite per crescere insieme, portare tutti a casa la pelle e scoprire come arrivare a superare il dolore di una perdita.
Inutile fare troppi giri di parole: quel volpone di J. J. Abrams ce l'ha fatta un'altra volta.L'autore di Alias, Lost e del prequel di Star trek - ottimo, peraltro -, stupisce senza se e senza ma grazie ad una delle pellicole più coinvolgenti dell'estate, nonchè tra le più interessanti di un'annata piuttosto altalenante - almeno fino ad ora - rispetto alle uscite in sala.Pronti via e ci troviamo immersi in un'atmosfera da amarcord e malinconia selvaggia quando il regista e sceneggiatore ci porta nel pieno dell'estate del 1979 - anno cui non posso non essere legato - circondando lo spettatore con un'aura legata a doppio filo allo spirito di cult dell'epoca come I Goonies e Stand by me, azzeccando i protagonisti, i loro interpreti e l'approccio con l'intera operazione neanche lo schermo fosse una sorta di nuova DeLorean.Giusto il tempo di godersi quello che pare a tutti gli effetti un viaggio coinvolgente e piacevolmente naif nei ricordi e nello spirito che permeava le pellicole del periodo, e l'incidente ferroviario che mette in moto la vicenda centrale dello script riporta l'audience alla tensione tipica del thriller di complotto, rispolverando alcune situazioni classiche del genere come il ruolo dell'esercito ed i suoi insabbiamenti - in pieno stile The Mist o 28 giorni dopo - ed il sacro terrore delle invasioni russe tipico degli anni della cortina di ferro.A questo punto la piega d'azione della pellicola, spinta da quella che pare l'ispirazione dello Spielberg degli anni d'oro, assume i connotati del film catastrofico che muta Incontri ravvicinati del terzo tipo in una sorta di Cloverfield senza mai dimenticare l'epoca di narrazione, rispettando pienamente il contesto e dando ad un tempo profondità e libertà d'azione ai giovanissimi protagonisti, i cui personaggi scritti con affetto, partecipazione e profondità finiscono per conquistare come fossimo tornati anche noi indietro ai tempi "dei migliori amici mai avuti".Ma la realtà dei fatti, per quanto si possa discutere a proposito della trama - e, perchè no, anche di alcune ingenuità di sceneggiatura, così ben calibrate da parere quasi poste ad arte -, della regia - Abrams e Spielberg insieme producono questi effetti? Ben venga un nuovo progetto! - e delle interpretazioni, del setting e dell'ambientazione clamorosamente azzeccati, la cosa che colpisce davvero resta il percorso compiuto da Joe, Alice ed i loro padri nell'affrontare il dolore legato a doppio filo all'incidente che provocò la morte della madre del ragazzo: il confronto con la creatura fuggita proprio grazie all'incidente ferroviario all'origine delle vicissitudini del gruppo di avventurieri in erba diviene, dunque, più che il tipico "toccata e fuga" o survival, una sorta di nuova versione di quello che fu il rapporto tra Elliott ed E. T., pur se differente in quanto significativo passaggio verso un'età più adulta e concentrato, come già sottolineato, sull'accettazione del dolore e della perdita.Ed il gesto di lasciare andare qualcuno che non c'è più, benchè presente nei nostri ricordi, si fonde alla perfezione con un finale che ricorda District 9, e pone Super 8 come uno dei migliori film di genere degli ultimi anni, un vero e proprio ritorno allo spirito guidato dalla meraviglia che fece la fortuna di tante pellicole dei tempi in grado, ancora oggi, di stupire quelli che, allora, erano solo ragazzi, proprio come Joe, ed ora si ritrovano cresciuti neanche fossero il protagonista del già citato Stand by me, proiettati verso il futuro eppure per sempre legati ad un'estate, ad un gruppo di amici, al ricordo di momenti che non saranno mai, mai così incredibili.Ed è un piacere, per noi che stiamo crescendo e per il Cinema che durerà senz'altro più di chi lo costruisce, lo porta sugli schermi, o lo ama profondamente da spettatore, che ogni generazione possa avere pellicole come questa cui appuntare i ricordi.Un pò come accadrà a Joe rispetto ad Alice.Il primo amore non si scorda proprio mai.
MrFord
"Shakedown 1979
cool kids never have the time
on a live wire right up off the street
you and I should meet
junebug skipping like a stone
with the headlights pointed at the dawn
we were sure we'd never see an end to it all."
Smashing Pumpkins - "1979" -
Potrebbero interessarti anche :