SuperAla

Da Superpantah
Vi ricordate questo post? Qualche giorno fa ho ricevuto una e-mail dove Marco, il proprietario della moto mi invia le foto della moto terminata ed un breve racconto. A me quest' Alazzurra piace parecchio, e mi pare che non abbia nulla da invidiare ad altre special fatte da blasonati preparatori.




"Ciao.Mi porto dietro questa moto (Cagiva Alazzurra dell’85) da ormai 15 anni e non mi ha mai stufato. Ho da poco sostituito i gruppi termici e lucidato i condotti di aspirazione grazie alla supervisione di Claudio, un Ducatista storico di Perugia.
Come vedi l’avantreno originale è stato sostituito con uno (ahimé) giapponese a steli rovesciati ed i cerchi, anch’essi trapiantati, sono da 17”. Parecchio lavoro e “granum salis” ha richiesto il montaggio del cerchio posteriore per il cui mozzo è stata richiesta una cura dimagrante di 17 mm e la creazione di una flangia di rinvio .
Il telaio è stato tagliato e risaldato nella parte terminale posteriore al fine di ricavare un piano sella piú alto. Certo la moto può risultare un ibrido di vecchio e moderno ma i nostri target erano fondamentalmente due:
alleggerire quanto piú possibile l’insieme per esaltare al massimo la visione del gruppo telaio + motore e sottolinearne l’invidiabile accostamento apportare quelle piccole indispensabili modifiche (cerchi da 17 e sospensioni che lavorino) in grado di dare alla moto la guidabilità necessaria ed evitare le troppe rinunce! Si, penso che soprattutto le sospensioni, cosí come previste dalla serie, non fossero all’altezza di questo splendido motore e, soprattutto, di compensare le modeste doti tecniche del sottoscritto.
Per fare questo abbiamo dovuto necessariamente imbatterci in soluzioni probabilmente già viste nelle naked di serie ma tirate fuori con la massima (spero) sobrietà. La coda, lasciata bassa, ci sembrava stonare col serbatoio “Alazzurra” che in qualche modo presenta una certa attualità. Rammento che a tal proposito già la casa aveva provveduto a “sollevare” il posteriore con un codoncino ed una sella montati su generosi supporti. Il risultato, purtroppo, non rese grazia agli sforzi fatti collocando l’Alazzurra in una sorta di limbo posto tra il segmento delle moto da turismo e quello delle sportive seguendo il look imposto dalle giapponesi. Insomma abbiamo giocato a creare una moto con quello che a noi sembrava lo stretto necessario.

Meravigliose le Pantah del vostro Blog !!!

Ciao "
Complimenti e buone curve!