Superale, un supereroe niente male – Carlo Scataglini

Creato il 15 gennaio 2015 da Serenagobbo @SerenaGobbo

Oggi Leo, reduce da un’influenza intestinale, mi ha chiesto di leggergli (e di leggere) questo libro, appositamente pensato per i bambini del primo anno della scuola primaria.
Mi piace questa collana, per vari motivi: si legge a testa in giù e a testa in su, scegliendo lo stampatello maiuscolo o lo stampatello minuscolo, entrambi tarati su differenti gradi di difficoltà (non usano le stesse identiche parole, anche se la storia è la stessa, e le frasi hanno lunghezze diverse).
E poi ci sono dei giochini all’interno che hanno iniziato Leo (4 mesi di scuola primaria) ai puzzle e alle parole crociate.

Belle anche le illustrazioni (Pablo Torrecilla).

Devo però annotare una mancanza, almeno per mio figlio.
Ecco, ammetto che Leo è un po’ fissato coi mostri e i supereroi, ma forse la mancanza la noterà anche qualche altra mamma.
Manca l’elemento fantastico.
Si parla sì di supereroi, di Superaldo, il supereroe che è l’idolo di Ale. Quando Ale riceve la maschera e il mantello di Superaldo, si inizia subito a credere che Superaldo esista e che abbia davvero deciso di passare le consegne a uno più giovane. Ma arrivando alla fine, si scopre che il supereroe non esiste, e che è stato tutto orchestrato dalla maestra per rimpolpare lo spirito di classe e l’amicizia tra gli alunni.
Tutto bene, per carità: sono valori importanti.
Ma Leo, alla fine del libro, è rimasto un po’ deluso: come, è stata la maestra a mandargli il travestimento?
E poi si è fissato che quando i bambini hanno fatto scoppiare i sacchetti di carta, l’illustrazione mostrava una luce particolare sopra le mani di SuperAle, perché lui doveva essere il vero supereroe con poteri straordinari. Non ho insistito a spiegargli che i sacchetti erano comuni sacchetti di carta con comune aria all’interno.

Insomma, Leo: credi un po’ quel che ti pare…



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