Superbike, Jerez: il BMW Motorrad GoldBet SBK Team si prepara per l’ultimo round stagionale

Da Motonews24 @Motonews24

Ultimo scatto per il BMW Motorrad GoldBet SBK Team; la squadra e i suoi piloti ufficiali, Marco Melandri (ITA) e Chaz Davies (GBR), si stanno preparando per il finale di stagione del FIM Superbike World Championship 2013. Le ultime due gare dell’anno si terranno sul “Circuito de Jerez” nel sud della Spagna il prossimo week end, dal 18 al 20 Ottobre. Questo sarà anche l’ultimo round che vedrà la presenza ufficiale di BMW Motorrad nel Campionato Mondiale Superbike. Il produttore tedesco uscirà dalla serie a seguito del riallineamento strategico dell’attività racing concentrandosi, dal 2014 in avanti, sul programma sportivo internazionale per i suoi clienti.

Nel round di Jerez Marco e Chaz avranno un nuovo compagno di squadra, infatti, il BMW Motorrad GoldBet SBK Team schiererà in gara una terza BMW S 1000 RR per Sylvain Barrier. Il pilota francese ha riconquistato il titolo della FIM Superstock 1000 Cup prima della conclusione del campionato, celebrando la vittoria nella penultima gara della stagione sul tracciato di Magny-Cours. Per ringraziare Sylvain per quanto ha fatto nel BMW Motorrad GoldBet STK Team negli ultimi tre anni, e per la vittoria dei due titoli, BMW lo porterà al debutto nel Mondiale Superbike nel prossimo round.

Nella classifica costruttori, del Superbike World Championship, BMW è in terza posizione con 412 punti. Nella classifica piloti Marco è quarto con 339 punti, seguito da Chaz, quinto, con 270 punti.
Nella FIM Superstock 1000 Cup a Jerez, la BMW HP4 di Sylvain sarà guidata da Markus Reiterberger. Il giovane tedesco farà coppia con Greg Gildenhuys (SA) pilota ufficiale del team. Nell’ultimo round della stagione BMW cercherà di conquistare il titolo Costruttori.

Jerez dal punto di vista dai piloti:

Marco Melandri:

“Jerez è una pista che mi piace molto e che, durante i miei anni in Superbike, mi è mancata molto. È un tracciato estremamente tecnico con curve lente e curve veloci, con rettilinei molto corti che non ti lasciano neanche il tempo di respirare. Qui non conta in assoluto la potenza del motore ma è il pacchetto completo che deve funzionare bene. Per queste ragioni mi aspetto che saranno due gare molto belle e con tanti protagonisti. Il round di Jerez, oltre ad essere l’ultimo della stagione 2013, sarà, anche, l’ultimo per BMW come factory team, per questo motivo vorrei salutare e ringraziare la squadra con un ottimo risultato”.

Chaz Davies:

“Jerez è l’ultima gara ed è un peccato, perché è stata una buona stagione, inoltre segna anche la fine dell’impegno ufficiale di BMW. Anche se ho corso con il team per un solo anno, è stato molto produttivo. Ognuno di noi andrà a Jerez per lo stesso motivo, infatti, siamo tutti motivati a finire la stagione bene e a portare a casa il miglior risultato possibile. Il nostro obiettivo, come sempre, è di salire sul podio, anche se sono certo che tutti spingeranno fortissimo nell’ultima gara della stagione. A Jerez abbiamo provato molto, è una pista difficile e, per certi versi, assomiglia a Laguna, dove la potenza non è l’elemento più importante, ma anche la ciclistica deve essere a punto. Il dritto è abbastanza corto. Uscendo dalla curva ti serve quasi metà rettilineo per rimettere la moto in posizione e, subito dopo, devi ricominciare a frenare per il tornante. Il tracciato ha un po’ di tutto, curve strette e curve veloci ed è, sicuramente, uno dei circuiti che preferisco”.

Sylvain Barrier:

“Ancora non ho realizzato che sto per debuttare in Superbike. Non ho nessuna pressione e mi aspetto di avere tutto il tempo necessario per conoscere la moto, poiché non ho nessuna esperienza con la RR Superbike e con le sue gomme. Conosco poco il circuito, ci abbiamo girato nei test invernali con il BMW Motorrad STK Team, ma mi piace molto. Non ho un obiettivo per queste due gare, ma voglio fare del mio meglio e, se troverò un buon ritmo, sono certo che potrò farlo. Questo è il più bel regalo che BMW potesse farmi per il mio compleanno, che è domenica”.

Jerez dal punto di vista sportivo:

Serafino Foti (Direttore Sportivo BMW Motorrad GoldBet SBK Team):

“Jerez é un tracciato bellissimo e, inoltre, è anche la pista che abbiamo scelto per i test. Siamo stati qui in diverse occasioni quest’inverno e abbiamo raccolto molti dati, che ci consentiranno di iniziare il weekend con dei buoni riferimenti. Questa pista piace molto ai nostri piloti e, anche per questo, ci auguriamo di poter fare un buon finale di stagione. In questo weekend schiereremo una terza moto, con specifiche SBK, perché su questa pista Sylvain Barrier, neo campione della Superstock 1000, esordirà nel Campionato Mondiale Superbike. Vogliamo così ringraziarlo per le fantastiche stagioni con noi, e per i titoli vinti. Siamo sicuri che sfrutterà al meglio quest’opportunità per presentarsi sul palcoscenico della SBK. In Superstock è ancora aperta la corsa per il titolo costruttori, per questo affideremo la BMW HP4 di Sylvain a Mark Reiterberger che, siamo certi, darà a BMW il suo contributo per la conquista del titolo”.

Jerez dal punto di vista tecnico:

Andrea Dosoli (Direttore Tecnico BMW Motorrad GoldBet SBK Team):

“A Magny-Cours non siamo riusciti a esprimere il nostro potenziale e, infatti, dopo le gare eravamo tutti un po’ insoddisfatti del risultato, ci aspettiamo che questo sentimento sarà una motivazione aggiuntiva per l’ultima gara. Jerez è il nostro test track, dove abbiamo provato durante l’inverno e all’inizio della stagione. Abbiamo tanti dati che ci aiuteranno a settare la moto correttamente per le caratteristiche del tracciato. Il circuito ha rettilinei brevi e lenti, ma curve molto veloci come la curva 11 e 12 e tornanti molto stretti. Dal punto di vista della ciclistica richiede un mix di stabilità in frenata e agilità in curva. Inoltre sarà anche molto impegnativa la gestione elettronica del motore, non sarà facile trovare il giusto bilanciamento di set up che consenta di accelerare più velocemente possibile all’uscita dalle curve, scaricare la coppia a terra ed evitare al massimo le impennate. Siamo certi che saremo pronti a dare a Marco, Chaz e a Sylvain, per la prima volta nel mondiale Superbike il miglior pacchetto per lottare con i migliori”.

Jerez dal punto di vista di Pirelli:
Per l’atto finale della stagione 2013, Pirelli fornirà Pirelli metterà a disposizione dei piloti pneumatici posteriori in mescola morbida SC0 e in mescola media SC1, tra questi l’apprezzata SC0 di gamma che ha regalato finora tante soddisfazioni ai suoi progettisti e ai piloti. Anche se i carichi laterali generati durante la percorrenza non sono molto elevati, per far fronte alle differenti esigenze del tracciato (tratti veloci alternati da curve lente, alcune di queste sopraelevate) è necessario uno pneumatico posteriore con un buon bilanciamento di maneggevolezza, sostegno e supporto in piega. La grande versatilità di utilizzo dell’attuale gamma posteriore Pirelli è in grado di rispondere esaustivamente alle esigenze di questo circuito. L’unica incognita rimane come sempre la temperatura, ma con SC1 in caso di temperature fresche e SC0 in caso di temperature calde, Pirelli sarà in grado di coprire anche la variabile metereologica. La tipologia di asfalto utilizzato per coprire la pista di Jerez ha una grana abbastanza aggressiva, fattore da non sottovalutare perchè potrebbe indurre a problemi di abrasione o usura disomogenea sul posteriore, soprattutto con l’utilizzo di mescole morbide.

Per la classe Superbike le soluzioni slick saranno 3 per l’anteriore e 4 per il posteriore. Oltre allo pneumatico posteriore da qualifica in quantitativo di 2 per pilota e alle soluzioni da intermedio, 3 per l’anteriore e pari numero per il posteriore, e da pioggia, in quantità di 8 sia per l’anteriore che per il posteriore. All’anteriore Pirelli porterà la SC1, in mescola morbida ideale per temperature esterne basse e/o circuiti mediamente severi, e la SC2, ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità alla fascia battistrada, entrambe di gamma e portate a tutti round corsi quest’anno. In alternativa alle due soluzioni standard ci sarà la SC1 di sviluppo, la S283. Quest’ultima soluzione rispetto alla SC1 di gamma offre maggiore robustezza. Per il posteriore i piloti possono scegliere tra 2 SC0 e 2 SC1. La soluzione più morbida ha esordito a Monza nella specifica con fascia centrale rinforzata ed è stata vista in azione con successo in diversi round. Offre tendenzialmente massima improntabilità su asfalti lisci e massimo sviluppo di trazione alle alte temperature oltre alla più elevata stabilità al decadimento termico delle prestazioni. Come alternativa alla SC0 di gamma Pirelli metterà a disposizione dei piloti anche una nuova SC0 di sviluppo, la S1429, più robusta dal punto di vista meccanico rispetto alla SC0 di gamma e che dovrebbe evitare possibili cold tearing a cui potrebbe essere invece esposto il prodotto di gamma. le due le SC1, entrambe di sviluppo: la S1258, è stata sviluppata allo scopo di migliorarne le proprietà termico-meccaniche, e la R1431, che dovrebbe offrire più resistenza alla lacerazione ma pari grip rispetto alla SC1 di gamma.

Background:
Jerez de la Frontera, nel sud della Spagna, più precisamente in Andalusia, non è soltanto conosciuta per il suo buon sherry, ma anche come roccaforte del motorsport. Quando la MotoGP arriva in città, l’intera regione si ferma e più di 250.000 fan compiono un pellegrinaggio al “Circuito de Jerez”. Il tracciato è stato costruito nel 1985 e nel corso degli anni ha subito molteplici modifiche.
Progettato originariamente per la Formula Uno, ha ospitato la competizione fino al 1997 ma per lungo tempo ha comunque visto la presenza fissa di numerose gare motociclistiche. L’unica apparizione fino ad ora del Mondiale Superbike risale al 1990 e col suo ritorno in calendario, nel 2013, Jerez sarà il round conclusivo della stagione. Il clima mite andaluso rende il “Circuito di Jerez” un luogo ideale per i test invernali di diversi team di Formula Uno, MotoGP e Superbike.

Il “Circuito di Jerez” rappresenta un vero test per i piloti. E’ un tracciato stretto e caratterizzato da un impegnativo mix di curve lente e veloci, da un tornante e da brevi rettilinei. Il tracciato mette a dura prova la forma fisica dei piloti, in quanto è difficile prendere fiato nel corso del giro. Allo stesso tempo è importante trovare la giusta linea di percorrenza su questa pista tortuosa. Nella scelta del set-up, i team devono fare in modo che le moto siano stabili e che si comportino al meglio in frenata ed in sterzata. Anche il meteo non va sottovalutato: nonostante sia solitamente soleggiato e favorevole in Andalusia, nel corso dell’autunno si può assistere a violenti acquazzoni.


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