Supergirl – pilot (con qualche mese d’anticipo)

Creato il 26 maggio 2015 da Arpio

Il mondo di cinema e televisione è invaso dai supereroi. Dalla carta stampata alla pellicola, a quanto pare, il passo è breve e per arricchire il già vasto palinsesto dedicato agli eroi dei comics, le due grandi case editrici americane, Marvel e Dc, non badano a spese e mettono in campo tutto quello che hanno. Sulla guerra Marvel vs DC, comunque, avevo già scritto tempo fa, tirando le mie personali somme della cosa, nonostante la casa di Superman sia solo al suo debutto cinematografico. Attualmente, infatti, contiamo ben 11 lungometraggi realizzati dalla Casa delle Idee per il suo Marvel Cinematic Universe (nel conteggio ho raccolto solo quelli che fanno parte del MCU, escludendo quindi tutti i film sugli X men e i Fantastici4), mentre un altro sta per uscire a breve (Ant man). La Dc, invece, è ancora a quota 1 (Man of Steel) e il secondo uscirà solamente l’anno prossimo (Batman v Superman – Dawn of Justice). Per quanto riguarda la televisione, invece, la cosa è un po’ diversa. La Marvel gestisce attualmente solo 3 serie tv (SHIELD, Agent Carter e Daredevil), mentre è in programma l’uscita di altre 3 (Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist), tutte comunque collegate al MCU del cinema. La Dc, invece, ha investito molto di più in serie, contandone attualmente 4 (Arrow, The Flash, Constantine, Gotham), mentre si attende l’uscita di altre 2 serie tv (Legends of Tomorrow e Supergirl), la maggior parte delle quali slegate tra di loro e non in continuity con l’universo cinematografico.

Ed è proprio Supergirl, ultimo prodotto seriale della Dc Comics, che in questi giorni ha avuto il suo prematuro debutto televisivo. La serie è infatti prevista per novembre 2015, ma negli ultimi giorni l’episodio pilota è stato diffuso on line.
La serie inizia con una piccola presentazione di Kara Zor-El, cugina del più famoso Kal El/Superman, che viene spedita sulla Terra per proteggere il piccolo cugino. La sua navicella, però, finisce nella Zona Fantasma, dove il tempo non trascorre e riesce ad uscirne solo 24 anni dopo. Arrivata sulla Terra, Kara è ancora una bambina, mentre Kal è già diventato l’Uomo d’Acciaio. Il cugino la affida a una famiglia adottiva, che la crescerà come fosse figlia loro. Adulta, Kara eviterà di mostrare i suoi poteri e cercherà di adattarsi sulla Terra, ma presto sarà costretta a ricorrere alla sua forza per salvare la sorella adottiva. Da lì Kara non vorrà più nascondersi e seguire le orme del cugino, aiutata dall’amico Win e da un Jimmy Olsen trasferitosi da poco da Metropolis. Kara ben presto, però, scoprirà una creda realtà: quando è fuggita dalla zona negativa ha portato con sè una prigione kryptoniana piena di criminali alieni che ora imperversano sul pianeta, comandati dal generale Zod. Kara scopre, inoltre, che a fare da carceriere ai prigionieri c’era sua madre e ora gli evasi cercano vendetta.

Ecco in breve la trama del primo episodio della serie, che sembra ben lontano da quello che eravamo stati abituati a vedere con Arrow e Flash, nonostante i produttori/sceneggiatori siano praticamente gli stessi. Guardando Supergirl, infatti, sembra di vedere qualcosa di poco originale. Le dinamiche fra i personaggi e il didascalismo della sceneggiatura, ricordano in maniera imbarazzante quell’orrida serie tv che si chiamava Lois & Clark e verteva sulle avventure di un Superman piuttosto bruttino. Azzeccato, comunque, l’escamotage di inserire fra le righe la storia di Kal El/Superman, perché – diciamocelo – non può esistere Supergirl senza Superman. Questa non vuole di certo essere un’affermazione sessista, ma la stessa Supergirl nacque nel 1958 come controparte femminile di un supereroe maschile, com’era di moda all’epoca. L’escamotage, usato per tantissimi personaggi Dc e Marvel, ha permesso negli anni di dare un maggiore ruolo della donna all’interno dell’immaginario dei fumetti. Che poi questo immaginario sia stato distorto con costumi al limite del pornografico, è tutt’altra storia. L’operazione che si tenta di fare con questa serie, comunque, sembra essere più o meno la stessa: dare spazio alle donne di casa Dc, mentre gli uomini spopolano in tranquillità tra tv e cinema.
L’episodio pilota, comunque, ci mostra bellezza e terrore allo stesso tempo. Da una parte, infatti, le scene di lotta non sono niente male, nonostante Supergirl dimostri ancora di essere “inesperta” al combattimento. La sottotrama che ci è stata mostrata pare essere piuttosto buona e intricata da offrirci una buona prima stagione, ma per parlare di questo dovremmo aspettare la fine. Dall’altra parte, però, alcuni personaggio sono davvero pessimi, a partire da Cat Grant (Calista Flockhart) troppo stereotipata e anni ’90. A quanto pare, poi, una regola non scritta dei cinecomics Dc, dice che randomicamente un personaggio debba cambiare sesso o etnia. In Man of Steel, infatti, avevamo visto un Perry White improvvisamente diventato afroamericano e interpretato da Laurence Fishburne, mentre il fotografo Jimmy Olsen (da sempre mingherlino e rossiccio di capelli) era ricorso addirittura alla chirurgia plastica per diventare Jane Olsen. In Supergirl, invece, troviamo di nuovo Jimmy Olsen, tornato nuovamente da Casablanca, dove hanno deciso che stava meglio con una carnagione molto più scura e con due spalle la rubysta…ma che volete farci, è la magia del cinema.

La serie, in definitiva, ha dei punti a favore ma anche tante criticità, che spero vengano risolte dopo la proiezione anticipata di questo episodio pilota. Le potenzialità ci sono…ma si deve applicare di più.



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