Così, quando una scimmia parlante in tuta spaziale di nome Ormond gli comunica che la sua forza d’animo e la sua bontà verranno premiate con un desiderio a scelta, Simon sceglie di trasformarsi in Superior. È l’inizio di una serie di avventure strepitose per il ragazzo, di salvataggi mozzafiato e battaglie per la salvezza dell’umanità.
Ma non è tutto oro quello che luccica: per Simon infatti il patto con Ormond potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio e una minaccia mortale…
Quando parlo di un’opera targata Mark Millar devo sempre ribadire che l’autore scozzese è uno dei miei preferiti in assoluto. Così metto le mani avanti, e chi s’è visto s’è visto. Ribadisco pure che ormai compro ad occhi chiusi qualsiasi cosa questo genio fumettistico partorisce, sia perché è sinonimo di qualità, sia perché Millar è capace di divertirmi e sorprendermi come pochi.
Superior non sfugge a questa regola. È una graphic novel incentrata sul divertimento e sull’azione. Il supereroe proposto da Millar è una sua personale riproposizione di Superman, nell’accezione meramente cinematografica. Sono tantissimi infatti i rimandi alle pellicole di Donner e al Superman interpretato da Christoper Reeve, e anche la dedica finale, rivolta proprio a questi due giganti, non fa che rimarcare il fatto che l’opera di Miller sia un vero e proprio atto d’amore nei confronti del Kryptoniano cinematografico.
Nel leggere Superior è l’incanto a farla da padrone. Spesso e volentieri, soprattutto negli ultimi tempi, si imputa a Millar la voglia di voler a tutti i costi de-mitizzare la figura del supereroe. Superior invece è un vero e proprio atto d'amore nei confronti sia del fumetto, quanto della figura del supereroe "per eccellenza", quello che fa sognare, che fa sperare, e che ti fa tornare bambino (e non è un caso che Superior sia in verità un dodicenne).
Si rimane a bocca aperta, estasiati ed incantati dalla favola di Simon, che bloccato su una sedia a rotelle, di punto in bianco, si trasforma nel suo eroe preferito e può fare praticamente ogni cosa: dal volo alla superforza, dalla vista calorifica a quella ai raggi X, passando per supersoffio e superudito, nulla gli è precluso.
E noi siamo là, a volare assieme a Simon/Superior, a tifare per lui quando salva vite umane, quando sconfigge il terrorismo, quando fronteggia la sua nemesi.
Questo perchè, naturalmente, ogni favola presuppone l’entrata in scena di un cattivo e di un gioco al rialzo, perché il dono che la scimmia Ormond concede a Simon ha un costo. Un costo imprevedibile, che lascia di stucco e a bocca aperta, quantunque la trovata sia la più classica possibile.
Il mio consiglio, naturalmente, è di recuperare i 4 numeri pubblicati in Italia.
Sono sicuro infatti che la lettura di Superior non vi deluderà.