Si parte con una copertina davvero
niente male...
...attaccando, senza motivo, il primo che capita! A caso!
Sinceramente a volte mi chiedo se diano i nomi dei personaggi a caso. Cambiando discorso andiamo a vedere cosa sta combinando Otto. Il nostro eroe non è più un signor nessuno, è cresciuto, ha preso il dottorato e ha messo su la sua aziendina: Le Parker Industries. Una nuova fondazione, una fucina di cervelli dove Otto sarà il capo e Dittatore indiscusso. Lo troviamo sul palchetto a pronunciare parole trionfali, attorniato da scienziati abbastanza dubbiosi (e sicuramente con più titoli di lui) e con, alle spalle, il logo industriale più brutto di sempre. Fra i figuranti si trovano delle nostre vecchie conoscenze come Sajani Jaffrey, braccio destro di Otto, e il dottor Elias Wirtham, alias Cardiac (SSM #8 e #9). Non ultima anche la sua, diversamente alta, Fidanzata, che finalmente, il "buon" dottore, ha deciso di presentare ai suoi parenti. Insomma la vita di Otto......sta andando da Dio...
...ed è quasi ora che tutto vada a puttane. Infatti a distogliere l'industriale dalle sue occupazioni ci pensano i Spiderlings, che allertano il loro capo della battaglia in corso fra la banda del Crime Master's e l'agente Venom. Superior Spider-man schiera le sue truppe e si intromette fra i due litiganti. Il suo obbiettivo però non è la banda di criminali ma Venom stesso. Il povero simbionte si ritrova accerchiato e a nulla servono le spiegazioni di Flash che arriva addirittura a rivelare la sua identità. In fondo lui e Spidey si conoscono da lunga data, per anni è stato il suo maggiore fan... peccato che questo non è l'uomo ragno che conosceva, ma un uomo diverso a cui il nome "Flash" non dice nulla. Venom si ritrova così a subire, grazie anche alle nuove armi che Otto ha l'occasione di sfoggiare come...
...Superior Spider-man il lancia fiamme...
...e Superior Spider-man la ragnatela sonica.
Insomma fosse stato Peter, che se la barcamenava con campane e poco altro, il povero Flash avrebbe avuto qualche speranza ma con Otto non c'è storia. Con tutta la pianificazione che mette in moto prima delle battaglie pochi nemici lo possono, tutte le forze che mette in campo, pochi nemici gli possono tenere testa. Purtroppo per lui, però, qualcuno si sta stufando di questo esercito privato che si aggira liberamente per la città facendo i suoi porci comodi. Qualcuno che ha sempre odiato Spider-Man e che, in un attimo di debolezza, gli ha concesso più di quello che doveva. Si parla di J.J. Jameson, sindaco di New York, relegato a spettatore di quello che avviene nella sua città e che ora dice......"mo basta però!"