Superior Spiderman & Romics 2013

Creato il 07 ottobre 2013 da Paradisiartificiali
Sottotitolo - (ovvero come appresi che Slott odia Peter Parker, che la BD ama gli GIJoe, che con i Recchioniani non si può parlare, -e che è gente che fa le ore di fila anche quando il loro beniamino non c'è- che la Panini fa ristampe assurde, che alla Bao la odiano anche i fumettari, che la Lion prosegue la sua vita editoriale per inerzia ed altre amenità del genere.
Il sottotitolo potrebbe essere tranquillamente il pezzo, ci sono blogger in giro, che scrivono pure meno e sono seguitissimi, voi invece maledetti criticoni, che siete toccati in sorte a me, volete sapere tutto, non vi basta mai, sopratutto state attentissimi a cosa dico, e per mia sfortuna, vi ricordate che esiste il tastino "commenta", solo quando sparo indifendibili cagate, altrmenti siete invisibili, mimetizzati, nascosti dietro il numero del contatore virtuale delle visite.
Ma cercherò di occuparmi di tutto man mano che scrivo il pezzo, andiamo con ordine.
Bella fiera, bella gente più che altro, ma si poteva fare di più.
Immaginatevi 'sto pezzo come la zoomata di Google Maps, partiamo dal macro e ingradiamo i particolari sempre scendendo con la telecamera virtuale sempre più fino, fino scendere nel dettaglio con una recensione del fumetto del mese, vale a dire Superior Spiderman.
Partiamo con le valutazioni, da su: il cast di supporto, ossia - il Comune di Roma si becca un bel 3 pieno, l'unica cosa che non manca mai al Romics, è un' imbarazzante, -quanto inutile- quantità di forze della Polizia dello Stato, come se tra i Cosplayer si nasconda ogni anno un terrorista travestito da Joker o Lex Luthor, una delle cose puntialmente mi irrita, è vedere questi signorotti in divisa, che guardano dall'alto in basso questi ragazzini che coltivano questa innocua passione.
E se gli sbirri misteriosamente abbondano, il personale all'interno della fiera inspiegabimente latita, non c'è un servizio di raccolta dei rifiuti, che tiene a bada i secchi della spazzatura, che inutile dire, alle dodoci sono pochi e strabordandi di monnezza, l'impressione che si ha nell'entrare alla nuova scomodissima Fiera di Roma di Fiumicino, è di stare per entrare in una location da film post apocalisse nucleare, casermoni in cemento e metallo collegato da chilometrici ponti e scale, circondati da un tristissimo paesaggio incolto di erbaccia altissima, l'unica cosa che funziona come un orologio svizzero è la biglietteria, il bancomat, sempre on line, e l'esercito di vigili pronti a rifilarti una multa se parcheggi male. Quindi come al solito, tutto quello che prevede i controllo dei doveri dei cittadini, vestiti o meno come Actarus, funziona alla grande, tutto quello che prevede il controllo dei servizi e dei diritti, come per esempio un servizio efficiente dei trasporti, è una cosa decisamente relativa, vedi la linea ferroviaria che collega Roma con la Fiera, semplicemente inappropriata ed inadeguata. Vorrei stringere la mano ai dirigenti che pur sapendo che in quei giorni ci sarebbe stato un anomalo flusso verso la fiera hanno continuato a far viaggiare su quella linea lo stesso numero di treni e gli stessi treni.
Fortunatamente l'aria di festa non è prerogativa dell'organizzazione, per quella basta la gente, avventori ed espositori, ed anche quest'anno, non è mancata. E parlando di questi ultimi cosa c'era in quel di Romics?
2 gli stand più frequentati, quello Bonelli, in cui si regalava il numero 0, di Orfani, e lo stand Dinsey-Panini, dove era in vendita, alla modica cifra di 5€, la cover variant del primo Topolino, targato Panini, avete capito bene, la Variant di Topolino, così i lettori di fumetti li rincoglionisci da piccoli, perchè noi lettori siamo uguali ai drogati: canna-cocaina-eroina, nel nostro caso la scala della dipendenza è Topolino-manga-comics- Alan Moore. 
Panini comics.

E visto che lo abbiamo già citati dedichiamoci subito alle novità annunciate dalla Panini:
Si vede che il Best Seller, il brossurato a basso costo da edicola, va di lusso alla modenese perchè ha annunciato una caterva di titoli interessanti, tra cui la ristampa dell'introvabile, Magneto Testament, o di Uncanny X-Force, a Marzo su Max Best Seller,  ma le novità appetibili sono altre, tipo la ristampa dell'Hulk di Peter David, l'omnibus del ciclo di Morrison sugli X-Men, lo Spiderman di McFarlane e per i nostalgici il terzo Masterwork sul Capitan America ed il sesto di Spiderman.
Ma la vera novità era l'invasione Valiant dello stand Panini, tutti titoli che bisognerà che qualcuno prenda, per farci sapere come sono. Non mancavano le solite ristampe della minchia, per le quali ovviamente vi forniremo l'altromercato più consono per le vostre tasche, tipo la miniserie di Longshot, l'ennesima ristampa di World War Hulk e Secret Invasion, stavolta in seno all' iniziativa Road to Guardian Of the Galaxy, - per le quali però, il consiglio è di non leggerle per niente -.
RW Lion.
In ordine di grandezza, l'altro stand più grande era quello della RW Lion, ma in quanto a novità, a parte gli spillati di ottobre, non c'era assolutamente nulla, la errevù mi da sempre più di una casa editrice poco aggressiva e dinamica, adagiatasi troppo prematuramente sugli allori, la fiera poteva essere un ottima occasione di vendere il materiale Planeta, il famoso materiale risbucato fuori dai famosi magazzini, invece, la RW si è portata al Romics ben poco che non fosse recuperabile in edicola, e riguardo al vecchio materiale Planeta erano disponibili solo "Preacher", una serie che ormai ha un traino pubblicitario pari a zero. Non mancava invece il flop editoriale dello scorso anno: Before Watchmen in tutte le salse e misure. L'edizione elitaria che è finita nelle rese delle edicole.
BD - la BD era presente con gli autori della nuova serie di GIJoe, pubblicazione che mi titilla il palato, ma che per ora devo mettere in stand by
La Bao era assente, in compenso era presente il suo distributore, ma della famosa iniziativa di sconti del
25% per tutto il mese su tutto il catalogo, in fiera non ne sapeva nulla nessuno, iniziativa furba presentarsi nella fiera di una grande città con prodotti a prezzo pieno, mentre intorno a te le Feltrinelli (per esempio) vendono i tuoi fumetti scontati del 25%, misteri del libero mercato.
Assenti anche quelli della Salda Press, ma in compenso i loro morti viventi erano presenti in tutti gli stand delle fumetterie, ed erano tutti venduti, a confermare il fatto che se c'è stato un editore che può dirsi vincitore di vendite nell'anno di nostro signore 2013, quella è sicuramente la Salda Press con i suoi zombi da edicola.
E parlando di Zombi: Superior Spiderman




...bisogna essere giusto dei Marvel Zombi per farsi piacere questo Superior Spiderman.Comprato e letto, il primo numero del nuovo Uomo Ragno, quello con la testa di Otto Dr Octopus.
Anzi Octopussy, viso che tempo 4 pagine le sua priorità diventano di infilare il tentacolo in MJ.
Avevamo già parlato del numero 600, ai tempi in cui era uscito in America, oggi parliamo dell'inizio di questo discusso Arc che ha diviso i lettori dell' arrampicamuri. L'opinione di fumettopenia senza essere inutilmente offensivi, è che si conferma che il target del nuovo arc del tessiragnatele, è per un lettore di tipo più giovane, che predilige un tipo di fumetto, più veloce, sicuramente meno curato sul profilo psicologico dei personaggi. La run di Slott stravolge il
personaggio pe l'ennesima volta, ma la sensazione che sia qualcosa di passeggero come tutto il resto in casa Marvel, la rende l'ennesima trovata editoriale che bivacca sul flame che suscita tra i lettori.
I dialoghi sono atroci, le psicologie dei character sono inesistenti, e sono ridotti tutti a stereotipi, le situazioni estreme e forzate, il sindaco J.J.Jameson dopo che ha umiliato Spiderman in tutte le salse, nonostante Parker negli anni lo abbia più volte salvato da morte certa, a lui, la sua prole e sua moglie, va a stringergli
pubblicamente la mano perchè l' Uomo Ragno riesce a recuperare un accelleratore di particelle dalle mani dei nuovi Sinistri Sei. Sullo sfondo della scena un Peter Parker ectoplasmatico, inverosimilmente ironico sulla sua condizione di "voce nella testa" di Otto, che "rivoluziona", a sentire qualcuno la carriera di Spiderman, con nuovi gadget tecnologici, volti a migiorare la sua vita di protettore del bene, tipo i ragnobot, che pattugliano le strade della città e sono  consultabili atteraverso una comodissima App sul tablet dell'eroe, che nel frattempo, se le inventa di tutti i colori per smutandare Mary Jane, dalla cena romantica alla serata in discoteca, ma non riuscendoci, si accontenta di una pippa, approfittando dei ricordi di Parker.

Zono Herr Parker!

In tutto ciò c'è chi davvero parla di serie fresca e nuova. di serie originale, come se lo scambio lo scambio dei corpi fosse questa idea nuovissima, per dio persino Akira Toryama infilò la tecnica Body-Change dell'alieno Ginew, con la quale si approprio del corpo di Son Goku.

Trovati  un buon avvocato ragazzo!


Nuove punte di imbarazzo, si possono toccare con il nuovo restyling di Parker, che al lavoro è vestito come il classico scienziato pazzo con tanto di camice ed occhialoni. Parlando di stereotipi.
Poi c'è Stegman, una via di mezzo tra Ramos e un mangaka disordinato, che nasconde dietro la scusa della ipercinecità delle sue tavole la sua matita sporchissima e confusionaria, che per lo più regala anatomie e visi degni di un cartoon da prima serata su Boing, raccomandato a tutti quelli di età non superiore ai 15 anni, ed il consiglio a chi si sta godendo questo ennesimo flop della casa delle idee, di tenerselo stretto, perchè potete giurarci che con l'arrivo nelle sale del nuovo film, Parker dovrà essere messo al suo posto, per evitare dinsonctinuità di vendita tra i due media. Per il resto voto finale 4. A casa mia di Superior non ne vogliamo, e non perchè io sia un integralista, un inguaribile nostalgico o un fan di Lee Kirby o Ditko, per me Parker poteva ancora essere un personaggio braccato dal suo passato dopo aver rivelato la sua identità in civil War, senza il bisogno di scomodare Mefisto in un fumetto di un supereroe di strada, ma perchè sono un amante dei fumetti, e certe cose proprio non le digerisco.
Baci ai pupi.
Vabbè regà se semo visti
E' il momoento di salutarci, vi vedo con l'occhio malocchio e l'abbiocco latente.
Come vi ho accennato prima, parlando delle News Panini, in fumetteria ormai  sarà arrivato un interessante volume: su Marvel Gold #38 potete trovare la miniserie di 6 numeri firmata da Nocenti e Adams su Longshot, il mutante con due cuori proveniente dalla dimensione di Mojo.
Miniserie godibilissima e divertente per dialoghi e storia, con un Arthur Adams, in stato di grazia.
L'edizione Panini costa 15 euro, ma il volume può essere letto anche spendendo meno Longshor è già
apparso in Italia sugli svalutatissimi albi Play Press, per la precisione sui primi sette numeri di X-Marvel e raccolta in un unico volume  su Play Book Collection, un brossurato che potete tranquillamente trovare nel mercato dell'usato ad un prezzo massimo di 5€.
Consiglio di Fumettopenia, rimediatelo, in economica ma rimediatelo.
Ribaci ai pupi. Over.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :