di Xavier Giannoli (Francia, 2012)
con Kad Merad, Cécile de France
VOTO: **
Se infatti ci erano cascate le braccia nel vedere un grande attore come Benigni sotto-utilizzato nel mediocre episodio alleniano, va detto che nemmeno Superstar può considerarsi un film riuscito, per un motivo molto semplice: in pratica, dopo l'incipit che vi ho appena raccontato (corrispondente più o meno a una ventina di minuti di pellicola) la sceneggiatura s'insabbia subito, non sapendo più dove andare a parare e trascinandosi stancamente per un'altra oretta senza più alcun guizzo: il messaggio del film infatti è scontato (nella società di oggi, ormai senza nè miti nè ideali, la 'normalità' è la caratteristica più sconvolgente dell'essere umano) e purtroppo lo anche la trama, telefonatissima fino alla fine.
Peccato, perchè messa in mano ad una mente un po' più brillante questa storia poteva avere ben altri risvolti: stiamo pensando, ad esempio, a cosa avrebbe potuto farne uno come Matteo Garrone, che tra poco (guardacaso) sarà nelle nostre sale con il suo Reality, atroce e corrosiva presa in giro dello star-system mediatico, dalla quale ovviamente ci attendiamo tantissimo. Per Superstar, invece, credo che nessuno sprecherà molto inchiostro, andando ad arricchire l'infinito elenco delle occasioni perdute.