Superugly più che Superugby sotto la pioggia di Bloemfontein.
Le Cheetahs hanno la meglio sui Bulls in una partita che non passerà certo agli annali, tutti i punti sono arrivati da calci, quattro piazzati e un drop per Goosen per i padroni di casa e un piazzato di Fouché e due di Pollard per gli ospiti. Ma, complice la pioggia battente, lo spettacolo è stai decisamente lacustre e lascia aperta la porta ai dubbi, soprattutto dei neozelandesi, sull'appena annunciato allargamento del torneo a diciassette squadre. Se il rugby sudafricano continua a perdere talenti verso i più lucrosi mercati europei e giapponesi, non pare possibile che sei squadre possano coesistere a livelli alti. Le Cheetahs hanno giocato in maniera opposta a quanto fatto l'anno scorso, tentando nel secondo tempo drop da distanze siderali senza alcun senso. Le Roux è stato l'unico a iniettare un po' di fantasia, ma complice la palla scivolosa non è riuscito a fare un gran ché.I Bulls sono certamente in via di ricostruzione dopo l'esodo del 2013, ma non sembra proprio abbiano una rosa per combattere ai vertici del torneo. Matfield ha dimostrato di meritare i minuti in campo e il record di 126 presenze in Superugby, ha giocato con autorità e si è preso le sue responsabilità in touch senza tradire le aspettative come la settimana scorsa.
Dare giudizi duri dopo solo due giornate lo ammetto può essere controproducente, ma devo ammettere che partite come questa tentano molto l'uso del tasto "in avanti ".