Supporters Direct Scotland(SDS), il collettivo di coordinamento dei Supporters' Trust scozzesi, nato nel 2012 a seguito della positiva esperienza dei Trust nel Regno Unito e che conta ora circa 30 associazioni di tifosi affiliate, torna sulla questione del divieto di alcolici nei match dei campionati scozzesi(qui dettagli) suggerendo dei progetti pilota per valutarne la reintroduzione.
Il suggerimento arriva dopo che l'amministratore delegato della Scottish Football Association(SFA), Stewart Regan, ha affermato ad inizio settimana che la questione sulla revisione del divieto di alcool negli stadi scozzesi, che risale al 1980, è in una fase di discussione preliminare con il corpo di Polizia.
Andrew Jenkin, presidente di Supporters Direct Scotland(SDS), sul tema si esprime cautamente, indicando la necessità che si prenda una decisione valutando molteplici fattori e studiando i dati demografici accuratamente. In un sondaggio condotto la scorsa estate, presentato all'assemblea nazionale di SDS assieme al tema delle safe standing areas(qui dettagli), infatti, sebbene il 62% dei supporters si era espresso in favore dell'abolizione del divieto di consumare bevande alcoliche, la componente femminile del campione si era espressa per la maggioranza contraria.
Dai dati controversi quindi il presidente Jenkin suggerisce una via cauta attraverso progetti pilota circoscritti, per valutarne la risposta del pubblico ed eventualmente intervenire con una modifica della legge successivamente all'evidenza empirica.
Le parole Jenkin tratte da supporters-direct.org:
“Although there was a majority in favour of lifting the ban, there are other aspects which should be considered before any decision should be taken regarding the ban on alcohol in Scottish football.
For example, consideration should be taken regarding the varying demographics of match-attending football fans. Our research revealed that the majority of female supporters were opposed to any relaxation of current legislation, as were respondents over the age of sixty.”