susino

Creato il 27 febbraio 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Caratteristiche


Il susino fa parte della famiglia delle Rosacee ed al genere Prunus: le specie che si sono maggiormente diffuse in tutto il mondo sono quelle del susino europeo e del susino giapponese.

La prima tipologia di susino si caratterizza per avere un portamento decisamente assurgente, con la presenza di rami eretti, foglie dalla colorazione verde scuro, dalla forma ovale e con un gran numero di peli collocati sulla pagina inferiore.

Il frutto di questa pianta è spiccagnolo con una polpa piuttosto consistente e viene sfruttato sia per il consumo fresco che per l'industria (per quanto riguarda le operazioni di essiccazione e confettura).

La pianta di susino si caratterizza per avere una fioritura che segue, temporalmente, quella del pesco e per essere una specie autofertile, ragion per cui non ha bisogno di varietà impollinanti, senza dimenticare che può sfruttare anche un'ottima resistenza nei confronti delle basse temperature che si registrano durante le stagioni invernali.

La seconda specie di susino, ovvero quello giapponese, si caratterizza per avere un portamento decisamente ombrelliforme, con dei rami che sono pendenti, delle foglie con una colorazione verde chiaro ed un frutto che presenta una polpa acquosa e viene destinato solamente al consumo fresco.

La pianta di susino giapponese si caratterizza, come il susino europeo, per fiorire prima del pesco, nel corso dei primi giorni del mese di marzo e, proprio in ragione di tale caratteristica, non presenta una grande resistenza nei confronti delle gelate primaverili.

Si tratta di una specie autosterile e, proprio per tale ragione, ha bisogno di ottime cultivar impollinanti a fioritura contemporanea con la varietà che viene scelta.

Varietà


Le cultivar della specie di susino giapponese presentano un periodo di maturazione che è incluso tra la metà del mese di giugno e la fine del mese di ottobre.

Ecco quali sono le più importanti varietà del susino giapponese , a partire dalle più precoci fino d arrivare a quelle più tardive: si comincia dalla cultivar Sorriso di Primavera (che viene sfruttata nella maggior parte dei casi come impollinatore), il Shiro (la cultivar di riferimento la cui maturazione avviene nel corso del periodo compreso tra il 5 e il 10 luglio), Obilnaja, Black Gold, Black Diamond, Fortune, Angeleno e Autumn Giant.

Le varietà giapponesi hanno la caratteristica di avere un frutto dalla forma sferica oppure a forma di cuore e con una tipica colorazione gialla, verde, rosso, vinoso, viola o nero.

Per quanto riguarda la maturazione delle cultivar delle susine europee è compresa tra gli ultimi giorni del mese di luglio e il mese di settembre.

Tra le cultivar più importanti, partendo da quelle più precoci fino ad arrivare a quelle più tardive, troviamo quella California Blue, Friar, Empress, Stanley (la varietà di riferimento, la cui maturazione avviene durante la prima settimana del mese di settembre) e il President.

Le susine europee possono contare su una forma ovoidale ed una colorazione gialla e viola.

Concimazione e irrigazione


Mediante l'operazione della concimazione c'è la possibilità di immettere nel suono i più importanti componenti minerali, che sono essenziali per lo sviluppo e la produzione delle piante, come ad esempio l'azoto, il fosforo e il potassio.

Anche l'irrigazione è un'operazione fondamentale per la salute della pianta del susino e deve essere effettuata durante il periodo della fioritura, dell'allegagione e dell'accrescimento del frutto. E' fondamentale conservare un'attività vegetativa costante, senza provocare degli stress dal punto di vista idrico, che possono poi portare ad una brutta allegagione, ad una cascola che precederebbe la raccolta e ad una spaccatura dei frutti.

I sistemi di irrigazione maggiormente utilizzati per il susino sono rappresentati dal metodo a goccia e da quello a spruzzo: in entrambi i casi c'è la possibilità di optare sulla fertirrigazione, per poter provvedere alla rigenerazione delle componenti nutritive del terreno che è stato esplorato da parte dell'apparato radicale della pianta.

Malattie e parassiti


I funghi che possono apportare il maggior numero di pericoli alla pianta del susino sono, in primo luogo, le monille, dal momento che sono in grado di emettere della particolare gomma sui rami e del marciume che va ad attaccarsi sui frutti nel momento in cui attraversano la fase di maturazione.

Per poter fare in modo di evitare la proliferazione di questo particolare fungo, il consiglio è quello di potarlo andando a rimuovere i rametti che ne sono stati colpiti, così come eliminando i frutti che sono marciti e la chioma, che deve rimanere sempre ben arieggiata.

Nella maggior parte dei casi è necessario effettuare degli interventi preventivi, andando ad utilizzare dei prodotti sistemici nel periodo compreso tra lo stadio dei bottoni rosa e l'allegagione.

Nel momento in cui i frutti giungono a maturazione, c'è la possibilità di effettuare dei trattamenti fino ad un massimo di 7-10 giorni prima che si debba eseguire la raccolta.

Gli insetti maggiormente diffusi in grado di attaccare la pianta del susino sono la tignola, le cocciniglie, le oplocampe e gli afidi.


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