Sutùra
Dal latino sutura ‘cucitura’, derivato di suěre ‘cucire’.
Sostantivo femminile.
1. (chirurgia) Operazione con la quale si provvede a riunire tra loro mediante cucitura con fili o per mezzo dell’applicazione di grappette e clips di materiali speciali, i margini di una ferita o tessuti e organi.
Il modo e i mezzi con cui si effettua, e il segno che ne resta: una sutura ancora evidente.
2. (estensione, anatomia) Reciproco contatto di determinate ossa, con interposizione di tessuto connettivo, dell’uomo e dei vertebrati, e tra le piastre del carapace dei cheloni, che costituisce un’articolazione non mobile (salvo la sutura fronto-prefrontale dei serpenti): le suture del cranio, delle ossa nasali; le suture della corazza delle tartarughe.
(comunemente) Articolazione che non permette movimenti.
(botanica) La linea più o meno rilevata che si osserva negli ovarî in corrispondenza della linea di concrescimento tra i margini dei carpelli.
(petrografia) Fessurazione più o meno sottile delle rocce, talvolta a bordi frastagliati, cementata da sostanze minerali di varia natura.
3. (figurato) Collegamento, nesso tra una parte e un’altra di un ragionamento o altro: la sutura tra le due tesi difensive è piuttosto debole.
Una (parola) giapponese a Roma
No load [no’lod]
Voce inglese, propriamente ‘senza carico’.
Locuzione aggettivale invariabile.
(finanza) Senza oneri accessori, senza costi d’entrata.
RARODITORE
Raro roditore lungo circa un dito, vissuto nell’isola di Rodi come un re.
Di Tommaso Mazzoni.
Ventunesimo libro, quarto indizio
Così il nostro eroe, tra tentativi di suicidio, menzogne, calunnie, offerte generose, incomprensioni, non sa decidersi tra due donne: le ama? Le compatisce? Si sposerà? Comunque, succedono anche altre cose, tante, che non starò a raccontarvi.