Vengono a mancare punti certi di riferimento e spesso quello che mi appariva scontato, non lo è più, così mentre mi accorgo di voler ancor bene a chi mi sta accanto, non resto sconvolto nel notare che comunque molte cose sono cambiate. Mi convinco del fatto che il tempo e l’età portano a manifestare il proprio affetto con comportamenti diversi, con meno slancio, ma guidati sempre dall’amore e dal rispetto per l’altro. Quello che invece mi rattrista è il non manifestare di tanti altri, che pur essendo legati geneticamente con qualcun’ altro, si avvicinano come se quello che sta accadendo non è di loro appartenenza: Una mamma che sta morendo è la stessa che li ha messi al mondo. Una mamma morente è la stessa che anni fa ha donato tanto di suo. Ci sono figli che io definisco ingrati, perché pur considerando che le frenesie della vita possono tenere occupati, non accetto affatto il perché taluni si sentono incapaci di prendere in mano uno dei tanti telefonini in possesso e chiedere ogni tanto come sta la propria mamma. Peggio ancora è il comportamento di quella sciagurata figlia che pur venendo a trovarla, non entra neanche nella sua stanza, dicendo: “ so come sta, l’ho vista la settimana scorsa “. Certo la cronaca è ricca di tanti figli che non amano i propri genitori e viceversa, però io mi aspetto sempre che quella parte buona che sta dentro di noi, prenda ogni tanto il sopravvento su quell’altra parte di noi che spesso ci fa sembrare meno uomini di quello che siamo.
Vengono a mancare punti certi di riferimento e spesso quello che mi appariva scontato, non lo è più, così mentre mi accorgo di voler ancor bene a chi mi sta accanto, non resto sconvolto nel notare che comunque molte cose sono cambiate. Mi convinco del fatto che il tempo e l’età portano a manifestare il proprio affetto con comportamenti diversi, con meno slancio, ma guidati sempre dall’amore e dal rispetto per l’altro. Quello che invece mi rattrista è il non manifestare di tanti altri, che pur essendo legati geneticamente con qualcun’ altro, si avvicinano come se quello che sta accadendo non è di loro appartenenza: Una mamma che sta morendo è la stessa che li ha messi al mondo. Una mamma morente è la stessa che anni fa ha donato tanto di suo. Ci sono figli che io definisco ingrati, perché pur considerando che le frenesie della vita possono tenere occupati, non accetto affatto il perché taluni si sentono incapaci di prendere in mano uno dei tanti telefonini in possesso e chiedere ogni tanto come sta la propria mamma. Peggio ancora è il comportamento di quella sciagurata figlia che pur venendo a trovarla, non entra neanche nella sua stanza, dicendo: “ so come sta, l’ho vista la settimana scorsa “. Certo la cronaca è ricca di tanti figli che non amano i propri genitori e viceversa, però io mi aspetto sempre che quella parte buona che sta dentro di noi, prenda ogni tanto il sopravvento su quell’altra parte di noi che spesso ci fa sembrare meno uomini di quello che siamo.