Svedesi, francesi… ed italiani!

Creato il 15 settembre 2013 da Lanta991

Oggi sono stato in un posto dove comprimono i mobili in formato ZIP per farceli stare in delle confezioni minuscole. Dove un bastone per tenda completo di tutto costa 1,50€, e dove per lo stesso prezzo mi posso portare a casa un ombrello che non si rompe. Un luogo dove i prodotti portano nomi decisamente vichinghi e poco pronunciabili dall’italiano medio. Un locale popolato da una folla di gente inferocita alla caccia dell’affare migliore, che a momenti non si riesce nemmeno a farsi spazio per passare con i carrelli. Un’attività che non potrà mai fallire. L’IKEA.

Inutile dire che, dovendo arredare il mio nuovo negozio di informatica, ci ho speso una barca di soldi. A parte il dovermi muovere da solo con 3 carrelli stracolmi di pacchi e l’espressione sconvolta della tipa in cassa quando mi ha visto in coda… beh, direi che è bello ogni tanto tornare a vedere cosa hanno cambiato, se hanno inserito nuovi prodotti a catalogo. Felicità nel vedere quanto il famoso marchio svedese sia superiore in tutto rispetto ad altre catene come la francese LeRoy Merlin, anche se ambiscono a mercati differenti. Delusione d’altro canto, proprio perché di nuovo rispetto a 1/2 anni fa non c’è proprio NULLA. Sempre i soliti mobili e le solite scrivanie, sempre il solito cibo economico e scadente, forse qualcosina in più lato materassi ed elettrodomestici (2 cose di cui non me ne può fregar di meno…).

Ironica una scena post-acquisto, in fase di fatturazione e spedizione. Una simpatica signorina è stata costretta a tirare fuori ben 100 etichette per marchiare ogni singolo prodotto da me acquistato, ci avrà perso 1 ora poverina. E notare che la cassiera non è stata da meno, visto che ha dovuto contare tutti i pezzi. Ma vabbé, è giusto che fosse così. Un po’ meno ironica l’incazzatura pesante che mi sono preso con un’altra donna che dopo mezzora che sono stato in piedi attendendo che si svuotasse un tavolo al ristorante ha pensato bene di provare a fottermelo, ricevendo un cambio un sentito “vaffanculo” che ha echeggiato nei dintorni attirando l’attenzione sulla scena. Se mai dovessi leggere questo blog, stronza, impara l’educazione.

A volte sì, dovrei essere più bastardo con la gente. Ma non lo so, no, non ci riesco: sono troppo gentile. E sarò così anche con i nuovi clienti del nuovo negozio, che mi accingo a preparare in vista dell’imminente trasferimento: 3 volte più grande di adesso, un’infinità di volte più figo di adesso, con saletta server e doppia aula PC per un ammontare di una ventina di postazioni. Are you ready?


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