La mia sorpresa deriva dal fatto che il concetto in sè è tutt’altro che nuovo, personalmente ne ho parlato molte volte qui sul blog ed è anche il concetto centrale alla base del corso INTELLIGENZA FINANZIARIA (prossima edizione 10/11 giugno a Reggio Emilia) così come il fine ultimo di parecchie tra le strategie che insegno anche al corso INVESTIRE IN AZIONI E ETF (POSITION TRADING) la cui prossima edizione si terrà sabato 14 maggio a Reggio Emilia.
Dallo stupore e dall’entusiasmo dei miei amici e clienti per il concetto dei “redditi passivi” personalmente imparo due cose:
- Che posso e devo migliorare ulteriormente la mia capacità di comunicazione tramite i vari media che uso attualmente e magari aggiungerne altri
- Che non bisogna mai dare per scontato che avendo spiegato o comunicato qualcosa ciò significhi che il tuo interlocutore l’abbia effettivamente recepito e fatto proprio!
Mi sembra quindi giusto ed opportuno dedicare ancora una volta due parole ad un argomento così importante capendo prima di tutto cosa significhi essere “finanziariamente libero” e che differenza c’è rispetto ad essere “finanziariamente ricco” (esistono poi tante altre forme di ricchezza e di libertà ma per oggi limitiamo il raggio del discorso).
Una persona può dirsi FINANZIARIAMENTE LIBERA quando si è resa indipendente dall’esigenza di lavorare per dover mantenere sè stesso e la propria famiglia con il tenore di vita desiderato.
Una persona può dirsi invece FINANZIARIAMENTE RICCA quando ha un tenore di vita elevato e un patrimonio consistente.
Si è finanziariamente RICCHI MA NON LIBERI percependo un reddito elevato dal proprio lavoro e riuscendo ad investirne parte in investimenti o proprietà. Il problema qui è dato dal fatto che per ottenere questo reddito occorre dedicare la grandissima parte del proprio tempo e delle proprie energie al lavoro e lo si deve continuare a fare per mantenere lo stile di vita elevato pena l’improvvisa e drastica diminuzione dello stesso. Si pensi ad esempio ad un manager di una grossa azienda, ad un imprenditore o un libero professionista di successo, ad una star dello spettacolo o dello sport.
Le entrate (magari estremamente abbondanti) sono il frutto diretto del proprio impegno qualitativo e quantitativo con il proprio lavoro. Alcune di queste professioni, se ben organizzate e studiate, possono evolversi in un affrancamento dall’esigenza diretta di lavorare (ad es. un imprenditore che riesce a rendere la propria azienda indipendente dal proprio contributo diretto sapendosi circondare da uno staff di validi manager e collaboratori), per altre questo è invece palesemente impossibile.
Si è invece FINANZIARIAMENTE LIBERI (ma non necessariamente ricchi) quando le proprie entrate derivano da REDDITI PASSIVI, ossia attività per le quali il proprio impegno di tempo sia pressochè nullo o quasi.
Possiamo ottenere FONTI DI REDDITO PASSIVO da:
- Locazioni di immobili (appartamenti, uffici, garage, magazzini, capannoni etc.)
- Business non gestiti (attività commerciali di cui si detiene almeno una parte di proprietà ma in cui non si lavora in prima persona e da cui si percepiscono dividendi in quanto soci)
- Investimenti finanziari in azioni, obbligazioni, ETF od altro se strategicamente impostati in maniera tale da poterli controllare e opportunamente modificare utilizzando pochissimo del proprio tempo (fanno parte di questa categoria le tattiche e le tecniche di investimento che insegno durante i miei corsi INTELLIGENZA FINANZIARIA e INVESTIRE IN AZIONI E ETF (POSITION TRADING)
- Diritti d’autore (musica, libri, programmi tv etc.)
- Royalties e brevetti dati in licenza d’uso
- Business automatizzati la cui gestione sia facilmente delegabile a collaboratori di livello base che ne curino essenzialmente la gestione, la manutenzione e l’approvvigionamento (es. distributori automatici, sale giochi etc.)
- Prodotti o servizi ad alta marginalità e generanti entrate ricorrenti (software, abbonamenti, manutenzioni, materiali di consumo, internet business, membership etc.)
Da notare che il reddito percepibile da una o più di queste fonti di reddito passivo (a livello personale io ho attualmente attive le voci n° 2 -3 – 4 e 7 e mi sto muovendo per attivare anche la n° 1 oltre che per potenziare costantemente tutte le altre) può essere sia minimo che amplissimo, ciò dipende naturalmente dalla qualità della fonte che abbiamo creato o generato e da come la si sa valorizzare.
Per capirci: se guadagnassi 120 €/mese affittando un box auto è evidente che non potrei mantenere me stesso nè la mia famiglia pur percependo un reddito passivo e i diritti d’autore percepibili dalla pubblicazione di un meraviglioso libro su “cavalli e segugi” difficilmente saranno gran cosa, mentre se il libro in questione si chiamasse “Harry Potter” suonerebbe tutta un’altra musica!!!
E’ evidente quindi che la qualità in ciò che si fa è determinante ma esistono molte vie di mezzo tra i 120 €/mese del singolo garage e i milioni di euro mensili dei diritti d’autore di Kate Rowling. Riuscendo a percepire qualche migliaio di euro al mese tra le varie fonti attivate, ecco che per molte persone il sogno di essere liberi finanziariamente potrebbe già essere realizzato giacchè sono milioni le famiglie che vivono più che dignitosamente con un reddito da lavoro complessivo attorno ai 2.000 € mensili. Potrebbero in tal caso definirsi finanziariamente libere ancorchè non finanziariamente ricche.
In sostanza, è importante comprendere come RICCHEZZA e LIBERTA’ FINANZIARIA siano 2 obiettivi assai diversi tra loro e scegliere verso quale tra i due dirigere le proprie priorità per poi, se lo si desidera, fare in modo in un secondo tempo di raggiungerli entrambi.
Da non sottovalutare altri due aspetti molto importanti legati ai “redditi passivi” ossia la fiscalità (spesso paradossalmente assai più favorevole rispetto agli identici importi guadagnati tramite fonti di reddito attivo) e la possibilità di far si che le stesse fonti passino in futuro quasi o totalmente intatte e funzionanti ai propri eredi come parte del proprio lascito.
Se ti va LASCIA UN COMMENTO esprimendo il tuo parere sull’argomento o esprimendo DUBBI o DOMANDE a cui sarà mio piacere rispondere direttamente nei commenti od in futuri articoli.
Roberto Pesce
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