Il sito Sulle Tracce fa proprio questo, racconta la fontana del Mascherone, a Roma, entrando nel dettaglio e sviluppando il soggetto. Basta una piccola zoomata e, rispetto alla prima foto, viene eliminata la macchina, su un lato, ma anche la base della fontana. L'esserci avvicinati (a piedi o con lo zoom) comporta anche una miglior definizione dei dettagli.
Nella foto qui sotto, l'autore si è spostato un po' sulla destra ed ha preso la fontana leggermente laterale. Questo ha aggiunto profondità al viso del Mascherone. Essendo posizionato di lato, il fotografo ha sfruttato il gioco di luci ed ombre per creare un'immagine a tre dimensioni. L'aver chiuso sul viso offre maggior risalto all'espressione del Mascherone stesso. Con questa foto già si entra piuttosto bene nel dettaglio.
Uno zoom sull'acqua che fuoriesce dalla bocca conclude l'opera. Ci mostra in modo inequivocabile un dettaglio importantissimo di questa fontana. In quattro immagini la fontana può essere osservata bene quasi come se si fosse lì.
Ovviamente, un soggetto non deve essere sviluppato per forza con quattro immagini. Se né possono usare due, tre o cento. Certo, il mio consiglio è quello di non esagerare altrimenti il soggetto che state fotografando andrà a noi a chi è costretto ad osservare settecento foto tutte incentrate su di lui.
A questo punto, ti propongo un esercizio: sviluppa il tuo soggetto con tre fotografie. Puoi farne quante né vuoi, ma scegline tre, quelle che meglio lo raccontano e vedi cosa né esce. Poi se vorrai raccontarmi gli esiti delle tue prove, aspetto volentieri i tuoi commenti.