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Svolta green per Alitalia: in arrivo il biocarburante

Creato il 23 giugno 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

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L’amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, ha anticipato, in occasione del summit Iata, alcune innovazioni del settore aereo.

In particolare, Alitalia sta lavorando insieme a Etihad Airways, Eni, Sunchem e Boeing a un progetto di biofuel di nuova generazione che ha l’obiettivo d’abbattere i costi di produzione dei biocarburanti a ridotto impatto ambientale, in modo da renderli un’alternativa economicamente vantaggiosa.

Il progetto verrà presentato a breve al governo così da avviare le sperimentazioni e la conseguente approvazione da parte dell’Astm, l’organismo statunitense che definisce standard e norme di molti settori industriali. Una volta approvato, il biofuel aeronautico potrà rappresentare un nuovo e importante contributo per la sostenibilità ambientale del trasporto aereo.

Sulle miscele alternative di seconda generazione, ovvero quelle che usano biomasse non alimentari (rifiuti agroindustriali, scarti agricoli, materiali lignocellulosici), sono in atto sperimentazioni.

Tra le eco-benzine di recente scoperta e poco inquinanti che verranno certificate entro l’anno c’è l’alcohol-to-jet (AtJ) che, sfruttando la fermentazione dei rifiuti, permette di ottenere un biocarburante a un costo inferiore rispetto alle metodologie tradizionali. Altri esperimenti si stanno invece compiendo sulla camelina, una pianta i cui semi contengono fino al 43% di olio, ottimo per produrre biodiesel.

Sono circa 20 le compagnie che stanno avviando test sull’utilizzo di biocarburante e miscele alternative, che non richiedono particolari modifiche sui vettori. Al primo posto vediamo Lufthansa, la linea aerea più “green” d’Europa, mentre negli Stati Uniti si contraddistingue l’Alaska Airlines per aver fatto volare i primi aerei ecologici, grazie alla collaborazione scientifica della Washington State University e un finanziamento di 40 milioni di dollari messo a disposizione dal ministero dell’Agricoltura.

La compagnia tedesca è stata tra le prime a inaugurare i voli verdi su Amburgo e Francoforte, risparmiando quasi 1.500 tonnellate di CO2.

L’ Olanda  è l’unico Paese europeo che ha regolamentato l’uso di benzina ottenuta da sostanze vegetali per i viaggi in cielo, mentre gli aeroporti di Karlstad (Svezia) e Oslo (Norvegia) saranno i primi, alla fine di quest’anno, a permettere ai velivoli di fare il «pieno» direttamente negli scali.

I costi di realizzazione delle infrastrutture in grado di distribuire ed erogare le eco-miscele, restano al momento i principali problemi di questi nuovi combustibili.

In proposito sono di vitale importanza interventi normativi.

(fonte: http://www.corriere.it)


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