Proseguono le avventure di Gus e del suo gruppo, formato da umani e bambini ibridi, decisi ad arrivare in Alaska per fare luce sulla nascita della misteriosa epidemia che affligge il pianeta; epidemia alla quale soltanto i bambini come Gus, nati con fattezze metà umane e metà animali, sembrano essere immuni. Sweet Tooth si conferma una lettura piacevole, per il suo dinamismo e la capacità di generare tensione nel lettore. Anche quando, come in questo caso, Jeff Lemire coadiuvato dal collega/amico Matt Kindt, trascura la trama principale e si avventura nel racconto di una storia accaduta molti anni rispetto alla vicenda. Bastano tre episodi allo scrittore per delineare uno scenario credibile e raccontare personaggi riconoscibili, tramite uno stile lineare e diretto: il disegno fortemente espressivo è di immediata comprensione e leggibilità, e consente al lettore di immergersi immediatamente e senza difficoltà nell’intreccio. Intreccio che procede in maniera spedita, senza lungaggini: altro elemento che rende ogni volume una lettura appagante. Vale infine la pena segnalare, come negli ultimi episodi l’autore abbia diradato, nella costruzione della pagina, l’uso di soluzioni grafiche elaborate, accantonando le architetture sofisticate così ricorrenti nei primi numeri, in favore della classica griglia a sei
vignette.
Abbiamo parlato di:
Sweet Tooth # 5 – Habitat innaturali
Jeff Lemire, Matt Kindt
Traduzione di Susanna Raule
RW-Lion, settembre 2014
160 pagine, brossurato, colori – 13,95 €
ISBN: 9788868734329