Mentre le presentazioni sono state da subito disponibili nel sito della conferenza , possiamo ora annunciare che gli atti della conferenza sono pubblicati come proceedings della SISSA.
In parallelo, i lavori di più ampio respiro, che fanno il punto sullo stato della ricerca in alcuni dei settori chiave della Time Domain Astrophysics a 10 anni dal lancio delle missione, sono stati riuniti nel volume 7 del Journal of High-Energy Astrophysics. Il volume, diviso in tre sezioni, dedicate alla missione, alle problematiche dei GRBs ed alle diverse classi di sorgenti variabili, è ora liberamente disponibile sulla piattaforma ScienceDirect.
Il satellite Swift, lanciato il 20.11.2004, ha a bordo tre strumenti che permettono agli scienziati di osservare i Gamma Ray Burts e altre sorgenti transienti e non. Swift è in grado di comunicare alle stazioni di terra le coodinate del lampo gamma pochi secondi dopo averlo rivelato dando così a tutti i telescopi del mondo (a terra e in orbita) l’opportunità di osservare l’evoluzione nel tempo della luce prodotta nell’esplosione.
Il satellite è una missione NASA con partecipazione internazionale (Italia e UK). L’INAF – Osservatorio Astronomico di Brera ha provveduto le ottiche XRT e ha realizzato, assieme ad altri istituti INAF, il telescopio ottico-infrarosso REM. La partecipazione italiana è resa possibile anche grazie al supporto di ASI, che fornisce anche la stazione di terra di Malindi.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf