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Syfy “Helix”: parla lo showrunner “non si tratta di una serie sugli zombi”

Creato il 16 gennaio 2014 da Linda93

La trama della nuova serie drammatica di Syfy che ha debuttato Venerdì scorso si incentra Syfy “Helix”: parla lo showrunner “non si tratta di una serie sugli zombi”su un focolaio misterioso che affligge una struttura di ricerca nell’Artico.

I ricercatori presenti scoprono man mano una serie di morti e infezioni che portano al diffondersi della malattia e alla inevitabile morte.

Molte sono le assonanze tra “Helix” e il famoso “The Walking Dead”, ma lo showrunner, Steve Maeda tende a precisare: “cerchiamo sul serio di non realizzare una serie sugli zombi. Direi che la differenza principale tra loro e i nostri ‘vettori’ come li definiamo noi è che non sono solo macchine alimentante senza un cervello, anzi sono spaventosi, umani e orribili. Ma scopriremo che sono anche molto intelligenti, caratteristica che riescono a mantenere a differenza degli ambulanti, nonostante perdano la loro umanità”.

La storia vede Peter, il fratello del protagonista Alan Farragut che infetto vede le altre persone del luogo girare libere per la struttura scientifica. “Si presenta come un ambiente piuttosto claustrofobico, in quanto, possono uscire fuori ma solo per brevi periodi di tempo” dice Maeda.

“I personaggi inizieranno a fare cosa che nessuno mai si aspetterebbe, mai agirebbero in quel modo se solo si trovassero in circostanze normali, la loro vera umanità viene fuori, nel bene e nel male dice Kyra Zagorsky ( che interpreta la Dott.ssa Julia Walker).

I vettori non saranno l’unico problema di cui la squadra deve preoccuparsi visto che esiste la possibilità di un virus nel sistema Artic Biosystem del dott. Hiroshi Hatake, giusto uno dei piccoli e vari segreto che sono in ballo. “Ogni personaggio ha il proprio ordine del giorno, hanno dei segreti che avranno poi un impatto più grande o meno sulla trama” spiega sempre lo showrunner.

Il virus crea allucinazioni, che in alcuni episodi giocheranno un ruolo fondamentale, ma permetteranno anche di spingersi in luoghi altrimenti non raggiungibili”.

Dulcis in fundo, i medici non possono lasciare la struttura fino a quando non avranno trovato una cura che possa prevenire la diffusione della malattia.
Devono capire o meglio risolverlo, almeno tenerlo in quel posto, perché se dovesse uscire, diventerebbe una sciagura. Il timore degli scienziati non è soltanto per la loro vita ma anche del cosa potrebbe accadere se quella cosa prendesse campo all’esterno commenta Maeda. [TV Guide]

Nel frattempo, lasciamo parlare gli ascolti. La doppia première di “Helix” ha raccolto 1.800.000 telespettatori totali di cui 734K nella fascia demo tra i 18 e i 24 anni.
Un forte calo se messo a paragone con la serie fenomeno del canale nell’estate, “Defiance” seguita da 2,7 milioni/1,3 in onda di Lunedì.  [TV Line]


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