“NON FERMIAMOCI QUI!”, diceva don Fabio Attard nell’omelia della Santa Messa conclusiva dei Volontari, il 17 agosto a Valdocco. Proprio perchè il SYM non rimanga un grande evento senza continuità, rileggiamo assieme gli interventi dei testimoni, gli spunti formativi, i testi e i racconti di chi ha voluto condividere la propria esperienza all’evento.
Ecco dunque le testimonianze raccolte da Donboscoland. Oggi pubblichiamo il testo dell’intervento di una coppia di sposi portoghesi, Idália Almeida e Sérgio Fraga Anne-Florence Perras, due salesiani cooperatori che hanno parlato durante la mattinata in cui si affrontava il tema FOR THE YOUNG.
I Salesiani, e quindi Don Bosco, sono stati sempre presenti nelle nostre vite.
Sergio è entrato nella scuola dei Salesiani di Porto quando aveva 5 anni per frequentare la scuola elementare. A 6 anni ha iniziato a frequentare il catechismo e giocare a pallacanestro. A 16 anni è diventato animatore della catechesi, quindi faceva parte del gruppo di giovani. È stato proprio in questo periodo che è diventato allenatore di pallacanestro nel centro dei salesiani. Fino a quel momento il suo percorso era stato più o meno naturale. Poco dopo ha smesso di essere allenatore dei salesiani, pur continuando a svolgere la funzione di catechista.
Idália non ha studiato alla stessa scuola, ma a 5 anni ha iniziato a frequentare il catechismo. A 14 anni, poiché faceva parte del gruppo dei giovani, è diventata catechista e lo è ancora.
La nostra storia come coppia inizia nel 2001, dopo molti anni passati insieme a condividere e crescere assieme. Don Bosco, Maín e Maria Ausiliatrice hanno sempre fanno parte della nostra famiglia.
La vocazione dei Salesiani Cooperatori è giunta in modo del tutto naturale. Infatti, nel nostro gruppo di formazione, attraverso le esperienze maturate con i salesiani, ci siamo sempre sentiti come loro.
Nel 2004 siamo ufficialmente diventati parte della Famiglia Salesiana. E di conseguenza questo implicava intraprendere la missione di educare bambini e ragazzi sotto la nostra guida in modo ancor più responsabile.
Negli ultimi tre anni, insieme abbiamo collaborato alla formazione di un gruppo di aspiranti salesiani cooperatori che faranno promessa proprio quest’anno, in occasione del Bicentenario di Don Bosco.
I giovani, la loro vita e la loro formazione, in quanto “onesti cittadini e buoni cristiani” occupano il nostro tempo, spesso sono il nostro primo pensiero la mattina e il tema della nostra ultima conversazione la sera, quando ci troviamo a fare il punto della giornata appena trascorsa o a pensare cosa fare il giorno dopo.
Siamo una coppia semplice, come molti altri, non facciamo nulla di straordinario, vogliamo solo fare bene le cose della vita quotidiana per far sì che i giovani siano felici qui e nell’eternità.
Idália Almeida e Sérgio Fraga
(fonte: donboscoland)
Link utili:
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