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Nell’articolo di Alessandro Longo “Il cervello elettronico ora imita quello umano” (www.repubblica.it), ritroviamo un acronimo di cui molti si sono forse dimenticati: DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency). Dietro questa sigla, che tradotta in italiano suonerebbe come: ”Agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa”, ci sono le aziende e le università scientificamente e tecnologicamente più avanzate degli USA (e forse di altri paesi “amici”) che collaborano allo sviluppo di progetti che sembrano usciti da un libro di fantascienza: SyNapse è uno di questi progetti.
Nato dalla collaborazione della IBM e di quattro università americane, il progetto SyNapse ha per obiettivo la creazione di computer che “ragionano” come il cervello umano.
I computer, oggi, elaborano i dati in modalità sequenziale; con la creazione di un chip neurale, di cui sono stati presentati i primi due prototipi, viene superato il limite strutturale che risale alla prima metà del secolo scorso, quando sono nati i primi computer. I chip neurali saranno in grado di elaborare le informazioni (dati) in modalità parallele e relazionali, producendo output simili a quelli del cervello animale e aprendo la strada a quello che viene definito come “computing cognitivo”.
Credo però che ci siano altri obiettivi nel “mirino” di SyNapse: non dimentichiamo che DARPA è l’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (militari dunque) che inventò ARPANET, l’embrione dal quale poi nacque Internet…