System reboot: Berlinao meravigliao #2

Creato il 11 settembre 2014 da Luciusday
[E' un mese che non riprendo in mano il blog, e devo dire che me ne dispiace parecchio. Per questo motivo è ora di fare un "system reboot", un riavvio del sistema, per ricominciare da capo questo nuovo anno di università. O, per meglio dire, per cominciare con la fine dell'università... Intanto che riflettete (e rifletto) sul significato di quest'espressione vi lascio un post scritto durante il periodo berlinese, per poi spiegarvi successivamente in un altro post come sono andate le cose in quel mese in Germania. Pulchra vobis...;)]

Come le formiche
Italiani, Italiani ovunque. Ad Alexanderplatz (o meglio "Alessandrenpiazz") non fai in tempo a sederti sul muretto all'uscita della metro (quello davanti Primark, poi, si presta particolarmente alle "sedute" e alle "origliate") che vieni investito da un turbinio di lingue di ogni genere, fra le quali l'italiano è quella preponderante. Mediamente, ogni cinque persone che passano, ne senti una parlare italiano. La cosa per me più divertente è quando qualcuno, pensando tu sia autoctono, ti ferma e ti chiede informazioni (in inglese):  invece di rispondergli in italiano, come buon senso vorrebbe, io gli rispondo in inglese, e provo vergognosamente gioia di questa farsa/camuffamento linguistica (va beh, ad onor di cronaca ieri ho aiutato una coppia in italiano con tanto di carrozzina al seguito).
Riunioni di famiglia
Nelle scorse settimane mia cugina, assieme ad alcuni suoi amici, nel corso di un Interrail "monopaese" in Germania, è ovviamente passata per Berlino ed abbiamo avuto occasione di vederci: un bel Weekend trascorso fra parenti, amici ed amici di amici, scoprendo che gli Italiani a Berlino non sono mai abbastanza (vedi sopra), in giro per locali (vedi sotto) e musei (vedi sotto sotto).
Tentativo Berghain n° 1
Il tentativo di entrare nel locale più famoso, esclusivo e alternativo (sembra una contraddizione, in realtà lo è ed esprime al meglio la contraddizione rappresentata da una città come Berlino, in cui essere alla moda è l'essere sfascione) della città, chiamato così da un mix tutto tedesco dei nomi di due quartieri: Kreuzberg, quartiere adiacente, e Friedrichshain, quartiere "ospitante"), nonostante tappa da Primark apposta per comprare roba in nero da quattro soldi (dicono che se fai la fila in dark hai più speranze, ma è una bufala, perché è tutto affidato all'umore del buttafuori di turno, ossia Sven e amici suoi belli). Il bello è che la stessa sera ci hanno "scartato" in un altro posto, col risultato che abbiamo passato metà venerdì sera sui mezzi da un posto all'altro, un buon quarto in fila e un altro quarto a ballare. Il luogo del delitto era il Tresor, una discoteca con due sale, di cui una in un seminterrato, dotata di tunnel d'accesso, in cui non si vedeva nulla talmente tanto era il fumo che sparavano, e con inferriate stile prigione (il locale è ricavato da un ex centrale elettrica, come anche molti altri posti del genere in quel di Berlino). Usciti verso l'alba, somigliavo più a un panda che altro.
Museo Stasi
ossia il museo dedicato all'ormai soppresso Ministero per la Sicurezza dello Stato (Staatssicherheit) della DDR, che ha sede nel medesimo edificio nei pressi di Magdalenenstraße, a Friedrichshain/Lichtenberg. Se volete vedere come la vita dei cittadini tedeschi della Germania Est fosse controllata in tutto e per tutto dal regime, vi consiglio di farvi un giro da queste parti, per vedere, oltre al quartiere sovietico in cui si trova il museo (fu ministero), una Serie di marchingegni all'interno che vi sorprenderanno (un pennarello con fotocamera incorporata creato quando anche Zuckerberg, montagnetta di zucchero, era ancora in mente dei e molto altro). Unico neo: le spiegazioni sono scritte (quasi) esclusivamente in tedesco.
Flohmarkt am Boxhagener Platz
Il Flohmarkt, mercatino delle pulci, è un'istituzione qui in Germania e se ne possono trovare tanti in ogni quartiere con un minimo di tradizione. Quello più famoso di Berlino è sicuramente quello situato a Mauerpark, che avevo già visto in precedenza, così mi sono dedicato a quello del quartiere di Friedrichshain, meno spettacolare, più minuto ma anche meno caro perché meno frequentato da turisti. Se cercate libri in tedesco di qualsiasi genere, ne potete trovare tantissimi usati, e a buon prezzo (ne ho comprati due a 2 €).
[Continua...]
Pulchra vobis;)

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :