Di cosa parla questo film? Tutto inizia con Channing Tatum e Rachel McAdams, un uomo e una donna sposati e pure innamorati, precisiamolo che non sempre una cosa implica per forza l'altra. Tutto per loro fila liscio, almeno nei primi 2 minuti di film, solo che una brutta notte nevosa hanno un incidente stradale. Lei finisce in coma e, quando si risveglia, non si ricorda più del marito. Ha cancellato gli ultimi 5 anni dalla sua memoria o, se preferite, dal suo hard-disk. Cose che capitano. A volte nemmeno a causa di un incidente, ma solo per via di un brutto hangover dopo una serata particolarmente devastante. Credo anche di aver già sentito una storia del genere, solo che in questo momento l’ho rimossa dalla memoria, proprio come ha fatto la protagonista, e non ho nemmeno avuto alcun incidente stradale. Negli ultimi 5 anni potrei aver visto un sacco di altri film con una trama del genere, solo che in questo momento non mi viene manco un titolo. Il tema comunque è molto intrigante e si basa su alcune domande thriller che ti trattengono a vederlo fino alla fine: riuscirà lei a recuperare la memoria? Il marito ce la farà a riconquistarla? Ci si può riinnamorare della stessa persona due volte?
"Ma 'ndo vai con 'sto cappello? Credi di essere Ne-Yo?"
Con The Vow, ovvero “La promessa”, da noi diventato misteriosamente ma non troppo lo sdolcinato La memoria del cuore, siamo dalle parti di un drammone sentimentale classico, eppure una sorpresa piacevole la riserva: questo film NON è tratto da un romanzo di Nicholas Sparks. Ha un qualcosa di Le pagine della nostra vita (il fatto che lei sia smemorata e lui cerchi di ricordarla la loro "indimenticabile" storiona) e pure de I passi dell’amore e da qualunque altra pellicola presa da un suo libro, ma in realtà è ispirato a una storia vera. La differenza principale con le tipiche trame nicholasparksiane è che qui l’incidente che dà la svolta al tutto è subito sparata all’inizio. Il Nicholas Sparks invece questa carta se la gioca di solito a metà narrazione. Quando non sa più che altro inventarsi, ci mette dentro un bell’incidente e via, il dramma è servito. Immagino comunque che, pur essendo ispirati a fatti realmente accaduti, questi siano stati romanzati. Un bel po’, romanzati. Nel film, lei è un’artista/scultrice, una cosa molto alla Demi Moore in Ghost, mentre lui ha uno studio di registrazione. Nella vita reale, che lavori facevano? Lei probabilmente la prostituta, pardon la escort, lui lo spazzino, pardon l’operatore ecologico. Lavori non privi di spunti di interesse, con cui si sarebbe potuti uscire dai soliti stereotipi dei personaggi artistoidi/glamour da tipico film romantico. A contribuire alla finzione del tutto, ci sono poi i set hollywoodiani, che sono un qualcosa di fantastico. Ci sono tutti questi loft che sembrano completamente in disordine, e invece sono costituiti da un disordine perfettamente orchestrato. Si può organizzare il caos? A Hollywood, si può. Un’altra cosa che capita solo nei film è quando i due protagonisti si ingozzano di cioccolatini da far schifo e i loro denti rimangono per magia color bianco Colgate. Sarà perché siamo in una pellicola sdolcinata che le regole del mondo reale qui dentro non valgono?(tra parentesi: Sam Neill ritirati, che ormai sei ridicolo!)
"Lo famo?"
"Cosa?"
"Lo scenone alla Ghost, che altro pensavi?"