Nonostante il mondo delle chat abbia più di vent’anni, per molti esso rappresenta ancora un tabù.
Volendo fare un analisi sociologica del mutamento della società, oggi le possibilità d’incontro si riducono notevolmente. Il tempo impiegato nel posto di lavoro è aumentato a discapito però del reddito e del tempo libero.
Si esce di meno, e soprattutto alla soglia dei trenta non si sa dove cercare l’anima gemella.
E si, le discoteche sono dei vent’enni, le balere (ritornate di moda) degli scapoloni sfigati, di quelli che se ancora sono al palo un motivo c’è, e poi diciamoci la verità lo stereotipo è quello: in discoteca si va per scopare e non per trovare moglie/marito.
Escludiamo poi locali, pub, cinema, tutti luoghi in cui la gente non si parla.
Non è buon costume neanche attaccare bottone con una donna per strada che penserebbe “un maniaco” o “uno scroccone”, “un perditempo”!
Ci rimana la vacanza al mare, si ma quella si fa una volta all’anno!
La chat fa riscoprire la parola, il dialogo, come nelle lunghe lettere che in passata si scrivevano amanti che s’innamoravano prima delle parole, dell’idealizzazione, l’immaginazione è passione…
La chat è un tabù perchè rappresenta qualcosa di proibito per molti.
Ma la chat è come una piazza, ci trovi di tutto, l’intellettuale, la gente comune, il maniaco, il gigolò, la brava ragazza e la zoccola.
In chat si possono anche stringere amicizie con persone dello stesso genere. Esistono anche comunità dove persone con gli stessi interessi organizzano eventi.
In sostanza oggi è molto più semplice costruire relazioni stabili con la rete perchè le possibilità di dialogo e di incontro sono moltiplicate
Per quanto riguarda i tipi d’incontri puoi trovare l’avventura ma anche la storia seria, e più di un terzo delle copie che conosco si sono incontrate in chat.
La cosa bella della chat è che ti fa immaginare e poi riscoprire, è come vivere due volte il primo appuntamento, virtuale e reale.