Questo taccuino per me è diventato come, non lo so, qualcosa di rassicurante.
Torino è nella morsa del gelo. Come il mio cuore. Non nel senso che sono triste. In un senso diverso. Ci sono momenti in cui ritengo sia necessario ghiacciarsi il cuore. Lo penso da sempre. Una cosa adattiva, tipo i camaleonti o i grilli che si mimetizzano.
Il gelo nel cuore.
Perché a volte c'è poco da sapere. C'è un tale casino. Bisogna solo fare, fare, senza pensare e aspettare, in qualsiasi circostanza della vita voi siate, non ditemi che non vi è successo almeno una volta.
Imparato questo, ghiacciarsi il cuore è un attimo. E ti uniformi ai cristalli, ai picchi innevati, al bianco del cielo. Non c'è niente da comprendere, solo agire.
Poi arriva anche il momento di sciogliersi. Del sole. Del calore, della dolcezza. Ma prima, quando non ci capisci più niente, se ghiacci un pochino il cuore, secondo me non sbagli.
Dev'essere stato, tra l'altro, il ragionamento di Walt Disney quando si è fatto ibernare.
Walt Disney. Dunque se l'ha fatto lui, possiamo gelarci l'anima anche noi ogni tanto, male non fa. Credo. Spero.
Dunque dunque. E che si dice in giro di bello e di esaltante in questi giorni?
1) Tra le righe. A saper leggere tra le righe si scoprono tante cose belle. Si scopre quanto è complessa la vita, e quanto è semplice. E si scopre un festiva letterario che ha avuto vita dal 22 al 24 febbraio, che è stato bellissimo, e che spero ritornerà per poterci andare di persona la prossima volta. Cercatelo qui!!
2) Sad Books Make Me Happy. In alternativa a gelarvi il cuore, potete leggervi un sad book. Badate bene che sono tutti metodi per la felicità, anche se le apparenze potrebbero ingannarvi. In questa idea c'è il sabaudo ingegno di @leugeniolibri (su twitter), una brillante mente che ha pensato questa cosa qua. Lascio a voi la sublime tristezza di scoprire di cosa si tratta.
3) La colazione dei personaggi. Amando molto i romanzi, mi sono resa conto negli ultimi tempi di quanto sia importante il cibo. Cosa mangiano, ma soprattutto cosa non mangiano i personaggi. E così, ho trovato questo interessante post proprio sull'argomento. In cui, tra le altre cose, ho scoperto che anche in Moby Dick ci si beveva un sacco di caffè.
E quindi? Che altro aggiungere. No, non starò a sottolineare che in questo preciso istante tutto è incerto per tutti e non sappiamo come saremo domani. Governo, Papa e tante altre cose. Punti interrogativi. Non so, a me comunque sotto sotto non dispiace. Certo, non vedo l'ora di avere qualche sicurezza in più, come è normale. Però, nel mentre, mi gelo un po' il cuore, c'è un divertente anche in questo. C'è una sua bellezza.
Musica per tutto questo? Una delle mie canzoni preferite.