Così vi dirò che sabato mattina alle 6.59 eravamo davanti al Bar di Crodo che rilascia i permessi; io, Jaco e Matteo. Faceva freddo ma l’alba era passata da almeno mezz’ora. Data l’affabilità, la prontezza e la gentilezza della signora del bar siamo usciti di lì 45 minuti dopo… In compenso abbiamo ascoltato la hit parade dance ossolana che ci ha dato più carica del caffé.
Alle 8.30 circa eravamo in pesca sul nostro tratto di fiume preferito, medio-alto Toce, a valle di Crodo e a monte di Villadossola.
Sole caldo e venticello freddo. Acqua decisamente poca e limpida. Ancora una volta il meteo perfetto per giocare a palla prigioniera nei prati.
Contro tutto siamo attrezzati da paura, benedetti con sorsi di whiskey e pieni di sacra fede alieutica!
Vista la portata scarsa, pratico uno spinning abbastanza leggero, canna 210ml, mulo 1500 con 0.18, piccoli minnow, mepps 2 o martin 6; sporadicamente, nelle pozze, dei tentativi a gomma. Anche i miei compari più o meno pescano così.
Probabilmente sarebbe stato meglio pescare un po’ più a valle, vista la stagione.
Saluto Matte e Jacopo che si dirigono verso altri impegni e resto solo, con l’onere di onorare l’Anonima e con mille dubbi su come affrontare il resto della giornata. Nel mezzo di tanto dubitare mi dirigo spavaldo al ristorante! Così tra tomini fusi e ravioloni annegati nel burro e salvia penso: potrei pagare un extra e andare in Riserva sul San Bernardino a vincere facile! (Sai che belle foto per il Blog?) Potrei pagare un extra e andare in Zona Facilitata sul Toce… potrei persino fare la follia e tentare un coup de soir sul Sesia… Ma alla fine preferisco scegliere l’onore e la coerenza.
Cercherò Big Marmo nel basso Toce. Senza compromessi.
Mi concentro su una pool che mi ispira molto, la pesco un’ora. Poi mi fermo 40 minuti per fare una pennicchella sdraiato a bordo fiume e come dicono gli anglofoni “rest the pool”. La pesco ancora una mezz’ora e inizio a risalire.
Più a monte il fiume è molto largo, diciamo un 50 metri per un tratto lungo circa 400 metri. Il fondo digrada leggermente diventando più profondo, circa 1,20mt sulla riva opposta. Decido allora di portarmi a monte del tratto, entrare in acqua fino a metà del corso per poi pescare a scendere, lanciando a filo della sponda opposta, dove ci sono più ostacoli e l’ombra degli alberi.
Alle 17.00 sono 15 minuti che pesco in questo modo, la teoria mi sembra buona, ma comincio ad essere meno concentrato. All’ennesimo recupero, quando il Rapala cd 11 Brown Trout è ormai a due metri da me vedo chiaramente una bella trota sui 40/45 cm che rincorre veloce l’esca. Troppo tardi, si arresta! Ci guardiamo negli occhi con la stessa sorpresa. Attacco mancato, probabilmente perchè nell’ultimo tratto recuperavo troppo velocemente, un errore imperdonabile quando l’acqua è ancora fredda e l’attività nel fiume/torrente è ancora scarsa.
Rock’n'Rod