Tagliatelle di farro al sugo di seppie e polipo
Durante la nostra vacanza in Sardegna, Riccardo e Omar si sono impegnati parecchio nella pesca e questo è uno dei piatti che ho preparato con il loro fresco bottino: 4 seppie e un polipo di scoglio.
Per questa ricetta ho utilizzato i pomodorini Cirio.
INGREDIENTI (per 4 persone)
400 gr di tagliatelle di farro
400 gr di pomodorini
4 seppie (500 gr)
1 polipo di circa 1 kg
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo fresco
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
PROCEDIMENTO
Pulire polipo e seppie togliendo le viscere nella sacca, gli occhi e il becco.
Immergere il polipo intero in abbondante acqua bollente salata (io, per tradizione, metto il famoso tappo di sughero… dicono faccia diventare tenero il polipo… ovviamente è folklore, ma io amo questi piccoli accorgimenti della tradizione popolare!!), tirandolo su e giù due o tre volte, finché i tentacoli si saranno arricciati: immergerlo completamente e farlo sobbollire per circa un’ora (di solito si calcola un’ora per chilo).
Quando il polipo risulterà tenero, scolarlo, farlo raffreddare un po’ e spellarlo, togliendo anche tutte le ventose: tagliarlo a rondelle (la sacca a listarelle) e tenerlo da parte.
In un tegame di coccio far soffriggere aglio e cipolla tritati con due cucchiai d’olio, unire le seppie crude tagliate a listarelle, il polipo cotto e far insaporire.
Spellare i pomodorini e frullarli, poi unirli al resto, aggiungere una presa di sale, una macinata di pepe, il prezzemolo tritato a coltello e un bicchiere d’acqua: cuocere almeno un’ora a fuoco bassissimo, eventualmente aggiungendo acqua se dovesse asciugarsi troppo.
Mescolare di tanto in tanto per verificare che non si attacchi al fondo e regolare di sale e epe solo alla fine: spegnere e tenere da parte (si può preparare anche il giorno prima).
Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolarla al dente e condirla con il sugo, amalgamando bene.
Distribuire nei piatti individuali e servire subito.