Tahar Ben Jelloun: l’attentato a Marrakech è un colpo di pugnale nella schiena del Marocco.

Creato il 30 aprile 2011 da Paolo

aprile 30, 2011 By Paolo

Per lo scrittore Tahar Ben Jelloun, l’attento omicida di Marrakech è ” orribile, odioso, ed è un colpo di pugnale nella schiena del Marocco (…), un paese che è entrato in un era di riforme”, ha dichiarato venerdi’ scorso a Rabat durante un intervista all”AFP. “Qui tutti sono scandalizzati da questo attentato che ha colpito un luogo simbolo e mitico, un attentato che  è stato organizzato per uccidere dei marocchini e degli stranieri”, ha aggiunto lo scrittore fassi’. “Al momento nessuno ha rivendicato l’attacco e non voglio accusare nessuno, ma posso pensare che si tratta di un  attentato di Al Qaeda per dare un immagine terribile dei marocchini nel momento in cui i popoli arabi si battono per la loro libertà”, ha sottolinato Tahar Ben Jelloun.  Nella lunga intervista lo scrittore, conosciuto  e tradotto anche in Italia afferma che “questo genere di attentato ha come obiettivo quello di destabilizzare politicamente il paese”. Vi ricordo che lo scrittore marocchino, oggi 66enne, venne inviato in gioventù in un campo disciplinare dopo alcune manifestazioni studentesche a cui partecipo’ nel 1965, manifestazioni che chiedevano più democrazia e libertà nel Marocco dell’epoca, governato dal padre dell’attuale re. Il Marocco non ha altre risorse che i fosfati e il turismo, e “quando si vuole uccidere un paese si distrugge la sua economia, questo è quello che hanno cercato di fare con questo attentato”. Poi un accorato appello affinchè “i turisti continuino ad arrivare in Marocco ed  amare questo splendido paese, ospitale e cosmopolita”. “Ci sono degli islamisti nel Parlamento marocchino che hanno scelto la via democratica, altri più radicali esistono ma nessuna di queste correnti vuole questo genere di violenze”, ha ricordato lo scrittore, vincitore tra l’altro del Premio Goncourt 1997, che oggi vive tra la Francia e il Marocco, autore di numerosi best-seller che hanno come protagonista il Marocco e il suo popolo.

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