L’autunno è anche tempo rubato alla quotidianità, è una sensazione, il voler sentire forte il cambiamento, cercarlo tra le pieghe dei ricordi. Tra le immagini che all’apparenza sembrano sbiadite, ma che all’improvviso in mezzo alla natura e a tutto quel silenzio ritornano chiare. L’autunno è quel pizzico di malinconia, è raccogliere nuove immagini, ricordi da tenere stretti, castagne, pigne e foglie di mille colori. Parole da conservare, donare tempo e felicità. Vivo di sensazioni. Nei momenti in cui mi chiudo in me stessa, istintivamente, lascio sempre la porta aperta, ma in realtà la mia mente è altrove: ho camminato tanto e il tempo è volato. Ma il bosco ti prende per mano, come una buona idea, ti fa sentire la terra umida sotto i piedi, nel silenzio. Ogni volta è una sorpresa, solo il rumore di foglie che camminando scrocchiano e si spostano come mosse dal vento; tra rami secchi sparsi qua e là, in cerca di funghi, dopo aver camminato seguendo le orme di chi quei posti li conosce come le proprie tasche. Tra salite e discese ritrovo un po’ di me.
Ritrovo un po’ di me in gesti che mi sono famigliari, in un sapore, in un odore, ed è così che dopo l’intensa camminata, ritorno a casa e mi metto ad impastare: farina, uova. Semplicemente.
Tajarin con sugo di funghi porcini
Ingredienti per 4 persone
400 g di farina 00
4 uova bio
acqua (solo se serve)
Per il condimento
300 g funghi porcini
50g di funghi porcini secchi
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 mazzetto di prezzemolo
2 spicchi d’aglio
150g di ricotta fresca
Olio extravergine d’oliva
Parmigiano
sale e pepe q.b.
Preparate la pasta fresca: su di una spianatoia -o se vi è più comodo in una ciotola- versate la farina, unite poi le uova e aiutandovi con una forchetta cominciate ad impastare, solo se necessario aggiungete un cucchiaio d’acqua. Impastate con le mani fino ad amalgamare tutti gli ingredienti, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare per trenta minuti in frigorifero. Passato il tempo tirate la pasta dello spessore di 2/3 mm e formate i Tajarin; infarinateli con della semola rimaccinata di grano duro per evitare che si attacchino tra loro.
Per il condimento: fate rinvenire i funghi secchi in acqua calda, dopodiché strizzateli e tagliateli finemente. In una padella mettete un filo d’olio con l’aglio ed il prezzemolo tritato, fate rosolare per qualche minuto. Aggiungete poi i funghi secchi ben strizzati e successivamente quelli freschi tagliati non troppo piccoli; quindi a fiamma vivace sfumate con il vino bianco e portate a cottura. Il fungo non prevede una cottura molto lunga. Fate bollire abbondante acqua e cuocete i tajarin per pochi minuti (1 dopo la ripresa del bollore è più che sufficiente). Aggiungete solo all’ultimo la ricotta, aiuterà a legare il condimento alla pasta. Servite subito con abbondante Parmigiano.
Buon fine settimana, a presto, e se potete fate una passeggiata nel bosco…