Takashi Shimizu

Last Bronx ~Tokyo Bangaichi~ (ラストブロンクス -東京番外地-) (1997)
Ju-on (呪怨) (2000)
Ju-on 2 (呪怨2) (2000)
心霊ビデオＶ　本当にあった怖い話　恐怖心霊写真館 (Shin rei bideo V: Honto ni atta kowai hanashi - kyoufushin rei shashin-kan) (2000)
心霊ビデオＶＩ　本当にあった怖い話　恐怖タレント体験談 (Shin rei bideo VI: Honto ni atta kowai hanashi - kyoufu tarento taikendan) (2000)
Tomie: Re-birth (富江 re-birth) (2001)
Ju-on: The Grudge (呪怨) (2001)
Ju-on: The Grudge 2 (呪怨2) (2003)
The Grudge (呪怨) (2004)
Marebito (2004)
Rinne (aka: Reincarnation) (2005) - 1,5/5
The Grudge 2 (呪怨2) (2006)
The Shock Labyrinth: Extreme 3D (Senritsu meikyû 3D) (2009)
Shimizu (1972), giapponese, attivo sia in tv che al cinema, specializzato in J-horror, è l'artefice della saga horror Ju-on, che ha contribuito assieme a quella di Ringu di Hideo Nakata al revival del J-horror del dopo Duemila. Ha anche diretto i remake americani dei suoi stessi film, The Grudge e The Grudge 2.
-(輪廻 Rinne)di Takashi Shimizu - Giappone 2005 - horror - 95min.
Un professore impazzisce nel tentativo di penetrare i segreti della reincarnazione, e finisce per compiere una strage, riprendendo l'accaduto con la sua videocamera super8, nell'hotel dove alloggiava con moglie e figli, che uccide assieme ad altri ospiti dell'albergo. 35 anni dopo un regista decide di dirigere un film sulla vicenda, e Nagisa Sugiura (Yûka), la ragazza che deve interpretare la figlia del professore, comincia ad avere strane visioni del macabro avvenimento.
Uno dei 6 film della J-Horror Theater, collana di horror realizzata dal produttore giapponese Takashige Ichise.
Fiacchissima ghost-story che non fa alcuna paura, l'unica cosa interessante che propone sono degli pseudo-zombi (non mangiano nessuno), mostri culturalmente estranei alla cinematografia giapponese. Per il resto c'è poco da salvare, anche perchè la causa scatenante della follia dell'uomo è totalmente assurda e non aiuta ad immedesimarsi nella storia e nel dramma della protagonista. Shimizu pare in difficoltà: non riesce a creare situazioni spaventose, tuttalpiù rende con efficacia un po' di atmosfera misterica nella seconda parte della pellicola.
Evitabile, comunque.
Voto: 1,5/5