Taken 3

Creato il 18 febbraio 2015 da Arpio

Tutti ricordano quel bel giorno in cui al cinema è uscito il film Io Vi Troverò, in cui un incazzattissimo Liam Nesson, ex agente di qualcosa, vola in Francia per salvare la figlia dalle mani di una banda di mafiosi albanesi. Il film è piaciuto un po’ a tutti, anche a me, forse perché univa delle belle scene d’azione a una trama molto coinvolgente, capace di far incazzare praticamente tutto il pubblico con sti cazzo di mafiosi…tanto che poi il cast si è anche dovuto scusare con la città di Tropoje, paesello di provenienza del boss Marco. La pellicola, comunque, ha riscosso un buon successo, tanto che i produttori si sono detti: facciamo il seguito, và. Esce così qualche anno dopo Taken 2 e tutti lì a chiedersi “ma il numero 1 io non l’ho mai visto, perché dovrei vedere il 2″. Bellissimi problemi derivati dalla traduzione italiana, che nel primo capitolo deciso di cambiare nome al brand, non prevedendo un seguito presumo e che all’uscita del secondo, si è trovata spiazzata e invece di chiamarlo Io Vi Troverò 2 – che avrebbe fatto schifo – gli ha appioppato il nome originale…creando confusione e imbarazzo.

Se nel primo veniva rapita la figlia di Liam Neeson, nel secondo capitolo veniva rapita l’ex moglie. Taken 2, diciamocelo, faceva abbastanza schifo, perché non riusciva a dare al pubblico quella sensazione di rabbia che, invece, dava il primo. Su Taken 3 il problema è più o meno la stesso, oltre ad altre piccole cose. Qui non viene rapito nessuno, almeno all’inizio, ma l’ex moglie di Liam Neeson, che è in crisi con il marito, viene addirittura uccisa e il tutto viene fatto sembrare come fosse colpa del nostro protagonista. Inizia così una caccia all’uomo, mentre lui tenta di provare la propria innocenza e di trovare gli assassini.

Partiamo subito dicendo che cambiare gli attori dovrebbe portare a qualcosa di coerente, mentre il recasting di Stuart, l’attuale marito di Lenore (quella che viene uccisa) passa dall’essere un uomo un po’ attempato nel primo film della saga a un giovanotto nel terzo. I due attori hanno effettivamente 10 anni di differenza, ma il fatto che il primo abbia i capelli bianchi e un fisico un po’ floscio, mentre il secondo sia tutto l’opposto, rende la differenza veramente troppo netta. La figlia di Neeson, invece, rimane la stessa, anche se ora è bionda…ma la cosa fa poca differenza.
La trama, oltre che copiare il soggetto de Il Fuggitivo, è piuttosto banalotta e chi sia il cattivo si intuisce ancor prima che Lenore venga uccisa…gli mancava solo la risata satanica. Il tutto è condito dalla solita tiritera action a più non posso, con scene degne della Squadra Speciale Cobra 11 e, come da tradizione della saga, da un pizzico di razzismo per i non americani. Mettiamo in conto alla pellicola, poi, che dopo tre film inizia a essere poco credibile che capitino tutte le sfighe a quelle tre persone e che la gente non abbia ancora capito che la gente che sta attorno a Liam Neeson non va toccata. Il protagonista, inoltre, risulta un po’ stanco, lento nelle movenze e poco ingegnoso…al contrario del solito. Il finale è scontato come il resto del film, quindi non ne parlo neanche. Vabbè, insomma, non è bellissimo, anzi diciamo che è decisamente bruttino.

Nota: Alla fine di tutto il protagonista scappando ha creato il panico, ci sarebbero gli estremi per accusarlo di circa 20 capi d’imputazione, ma tutto si risolve con una stretta di mano con l’ispettore che gli stava dietro…insomma, a meno che non ammazzi qualcuno, pare che in America si possa fare praticamente tutto.



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