Anno: 2015
Durata: 92'
La trama (con parole mie): la notte di Halloween, una delle più inquietanti ed affascinanti festività che si celebrano in tutto il mondo, da sempre è ispiratrice di racconti, fiabe, incubi e tutto quello che è possibile concepire per spaventare. Dieci autori per dieci storie forniscono dunque la loro interpretazione della Notte delle streghe in bilico tra ironia, macabro, orrore e gore, senza fare sconti a nessuno.
Leggende che prendono vita, sogni divenuti incubi, scherzi spietati, maledizioni, alieni e mostri si susseguono pronti a mettere alle strette chiunque sia disposto a trascorrere una notte di terrore davanti al fuoco o nascosto sotto il letto, sperando che l'entità di turno possa passare oltre o accontentarsi dell'offerta ricevuta.
Fin dai tempi ormai lontani dell'infanzia, l'horror è sempre stato uno dei guilty pleasures del sottoscritto, pronto a buttarsi a capofitto in visioni potenzialmente sempre più spaventose o divertenti, considerato il legame molto stretto che, a mio parere, corre tra il Cinema d'orrore e l'ironia nera - si pensi all'opera di registi come Sam Raimi o il primo Peter Jackson, per avere un'idea -.
Di recente - e pur se in ritardo sulla festività - ho scoperto dell'esistenza di questa antologia firmata da dieci autori dediti allo spavento ed ai suoi surrogati preoccupandomi da subito di tentare la visione, spinto anche dall'esperimento comunque riuscito, difetti compresi, di Storie pazzesche, passato non troppo tempo fa su questi schermi.
Il risultato è stato senza dubbio divertente ed ottimo per l'intrattenimento in una serata post-lavorativa dai tempi stretti, anche se qualitativamente molto divergente da un episodio all'altro: si apre con Sweet Tooth, firmato da Dave Parker, divertente e nerissima favola di Halloween legata all'ingordigia ed all'avidità degli adulti rispetto ai bambini splatter e violenta quanto basta, con un ottimo mostro e decisamente ironica; si prosegue con The night Billy raised hell, affresco più che spassoso legato al destino di un bimbo timido e poco coraggioso pronto a diventare l'esperimento di un demone goliardico; il terzo episodio, Trick, che ribalta la percezione dello stesso grazie ad un finale strepitoso, pronto a collocarlo tra i più interessanti del novero e che inviterei a vedere anche chi, con il genere, c'entra ben poco; al quarto capitolo dell'antologia, con The weak and the wicked, la qualità comincia a scendere, tolta l'ottima creatura che compare sull'epilogo e che ricorda molto quelle create da Del Toro per Il labirinto del fauno; Grim Grinning Ghost, il numero cinque, non aggiunge nulla di nuovo, e ripesca in chiave ghost story l'antico mito che intima alla vittima di non voltarsi indietro per osservare chi abbia alle spalle, pena la morte, di fatto tenendosi sugli stessi livelli del precedente; con Lucky McKee ed il sesto episodio, Ding dong, lo standard torna - e non poco - ad alzarsi grazie al delirio visivo e mentale di una mitica Pollyanna McIntosh che regala al pubblico il personaggio più interessante della raccolta insieme al demone di The night Billy raised hell; a seguire, giusto per allentare la tensione, un episodio diretto da John Skipp che si fa beffe del buon vicinato e dei preparativi per la festività celebrata dalla pellicola, divertente ma poco altro; il numero otto, Friday the 31st, è a mio parere il peggiore della decina, un omaggio agli slasher mescolato ai film di fantascienza anni ottanta che dovrebbe far ridere e che, al contrario, mette solo una grande tristezza, oltre che essere presentato in maniera davvero ridicola, e non nel senso buono; il penultimo,The ransom of Rusty Rex, che vede la partecipazione di John Landis, risulta ironico quanto basta per ricordare i primi episodi, e quantomeno riesce a far dimenticare i limiti del precedente; si chiude con Neil Marshall, mostro sacro da queste parti, che tira i fili dell'intera operazione e quasi realizza un pilota per quello che potrebbe essere un suo futuro lavoro. Onestamente, per quanto interessante, mi aspettavo di più, dall'autore di The descent, ma non mi posso lamentare.
Nel complesso questa antologia, con tutti i suoi limiti, è riuscita senza dubbio a celebrare nel migliore dei modi la Notte delle Streghe e regalare quantomeno un paio di momenti non banali: non sarà certo indicata per i non appassionati, o cruenta quanto il divieto ai diciotto per l'Italia pare presagire, ma resta un divertissement che, almeno a tratti, soddisfa la sete di sangue e terrore che il giorno più spaventoso dell'anno giustamente richiede.
MrFord
"Bonfires burning bright pumpkin faces in the night i remember halloween dead cats hanging from poles little dead are out in droves i remember halloween brown leaved vertigo where skeletal life is known i remember halloween this day anything goes burning bodies hanging from poles i remember halloween halloween, halloween, halloween, halloween candy apples and razor blades little dead are soon in graves i remember halloween this day anything goes burning bodies hanging from poles i remember halloween, halloween, halloween, halloween halloween, halloween, halloween, halloween."
Misfits - "Halloween" -